SUZZARA – Nella seduta del Consiglio Comunale del 30 novembre scorso è stato approvato all’unanimità l’impegno alla formale costituzione di Comunità Energetica Rinnovabile (CER), dopo che già ad aprile aveva votato una mozione del M5S in merito.
La delibera prende le mosse dalla normativa europea e regionale, in particolare Regione Lombardia ha predisposto un avviso di manifestazione di interesse, rivolto ai Comuni, per promuovere la costituzione di comunità energetiche rinnovabili sul territorio lombardo. L’avviso è finalizzato a raccogliere gli elementi conoscitivi delle potenzialità del territorio lombardo per lo sviluppo di comunità per la generazione e la condivisione dell’energia elettrica e termica da fonti rinnovabili.
“Saranno previste azioni di informazione e condivisione con la città per raccontare il percorso e costruirlo passo dopo passo insieme – ha commentato l’assessore all’Ambiente Arianna Mari – le comunità energetiche sono una grande opportunità non solo dal punto di vista ambientale ma anche sociale perché ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – riconosce contributi economici alle comunità che saranno trasmessi ai cittadini e alle famiglie in difficoltà”.
La Regione ha pubblicato una manifestazione di interesse in risposta alla quale i Comuni, in qualità di soggetti aggregatori, possono presentare una proposta di comunità energetica da costituire nel loro territorio, sulla base delle indicazioni operative contenute nell’avviso. L’iniziativa regionale prevede uno stanziamento complessivo pari a 20milioni di euro, al fine di far emergere per mezzo di progetti le iniziative territoriali e sviluppare le conseguenti azioni di supporto finanziario.
Per la partecipazione all’avviso il Comune di Suzzara ha sottoscritto assieme ad altri 12 comuni il “Protocollo di Intesa per la promozione e costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili nel territorio dell’Oltrepò mantovano” con il Consorzio Oltrepò Mantovano che agisce quale soggetto promotore della costituzione di CER come strumento per la massimizzazione della produzione e del consumo decentrati di energia da fonti energetiche rinnovabili. Il Protocollo di intesa prevede l’attribuzione di un incarico ad un soggetto privato (TEA Sei) per la presentazione di uno studio di fattibilità propedeutico alla presentazione del progetto.
Le comunità energetiche rappresentano i pilastri di un sistema energetico resiliente poiché in grado di accelerare l’accesso all’energia “a km 0” grazie alle risorse rinnovabili disponibili a livello locale. L’obiettivo principale di una comunità energetica è generare benefici economici, ambientali e sociali per i propri membri e il territorio interessato, attraverso la riduzione dei consumi energetici e l’aumento della produzione di energia rinnovabile. Una comunità energetica determina benefici e possibili ricadute locali per la collettività non solo dal punto di vista energetico ma anche sociale e ambientale, quali la crescita competitiva, l’occupazione, l’attrattività del territorio e il contrasto alla povertà energetica.
Gli interventi finanziabili sono esclusivamente quelli di proprietà dei soggetti pubblici, a fonte rinnovabile e a servizio della comunità energetica.
L’obiettivo è quello di generare un percorso partecipativo che, attraverso l’analisi e la predisposizione di una proposta progettuale, trasformi un’iniziativa territoriale nell’effettiva creazione di una comunità energetica attiva e funzionante, accedendo al finanziamento regionale.