Coronavirus, a Gonzaga polemica sui social a proposito del mercato settimanale

Via Torre a Gonzaga

GONZAGA – Mercato sì, mercato no. Alla fine questa mattina a Gonzaga il consueto mercato settimanale del mercoledì in Piazza Matteotti c’è stato. Ma le polemiche sui social non sono mancate. A partire dal gruppo di minoranza consiliare GonzagAttiva: “Apprendiamo con sconcerto che questa mattina il Sindaco ha concesso lo svolgimento del mercato settimanale, nonostante le indicazioni che arrivano da tutti i fronti che invitano a non uscire di casa, tranne che per comprovate esigenze lavorative o prima necessità – scrivono in una nota i consiglieri di opposizione. – Sicuramente fare provviste alimentari rientra nelle prime necessità ma, a fronte di tanti commercianti gonzaghesi che, per puro senso civico hanno deciso, di loro spontanea iniziativa, di chiudere oppure di organizzarsi per la consegna a domicilio delle spese, consentire lo svolgimento del mercato ci appare quantomeno inopportuno. Tra l’altro ieri, i nostri consiglieri comunali di minoranza hanno scritto una missiva al Sindaco con la quale offrivano la propria disponibilità ad organizzare e gestire in collaborazione con la maggioranza, il servizio di consegna pasti e medicinali a domicilio, servizio già attivato da tutti i comuni limitrofi, stiamo ancora aspettando risposta. Come gruppo di GonzagAttiva ci preme sottolineare la nostra contrarietà allo svolgimento del mercato settimanale in un momento di emergenza e ribadiamo la nostra disponibilità a farci su le maniche in prima persona al solo fine di tutelare la salute dei cittadini. Questa non vuole essere una polemica politica ma un semplice invito al buonsenso”.

Perplesso anche qualche cittadino, che in mattinata si è sfogato sui social: «A Reggiolo, Suzzara e altri Comuni limitrofi hanno sospeso mercati e altre iniziative, mentre noi che abbiamo riscontrato anche dei casi di positività non prendiamo nessuna precauzione?», scrive qualcuno; «Non sono vietati i mercati ma gli assembramenti e si deve tenere distanza di sicurezza tra una persona ed un’altra, quindi sta nella coscienza delle persone se è necessario andare al mercato o no», precisa qualcun altro.

Il Sindaco di Gonzaga, Elisabetta Galeotti

Ma la risposta ufficiale è arrivata a firma della stessa Sindaca Elisabetta Galeotti attraverso il sito del Comune. «So che molti di voi oggi si sono interrogati sul perché ci fosse il mercato. I decreti emessi dal Governo per il contenimento del coronavirus consentono lo svolgimento dei mercati e, al tempo stesso, non danno potere ai sindaci di vietarne lo svolgimento. Abbiamo perciò invitato gli ambulanti a non presenziare al mercato settimanale, assicurando che l’assenza non sarebbe stata conteggiata. Dei 60 operatori con licenza, oggi in piazza c’erano circa 20 banchi: sono stati posizionati molto distanziati tra loro e sul posto erano presenti tre agenti della polizia locale che, per tutta la durata del mercato, hanno vigilato sul rispetto delle distanze e sul contingentamento delle presenze. Tutto si è svolto con ordine e senso civico da parte degli operatori e dei clienti, e nel rispetto delle misure igienico-sanitarie contenute nel decreto – spiega Galeotti. – Dobbiamo restare in casa il più possibile ma, tenuto conto che abbiamo la necessità di acquistare alimenti e beni di prima necessità, un mercato settimanale all’aria aperta, con banchi molto distanziati tra loro, con la presenza della polizia locale a vigilare sul rispetto delle misure sanitarie, nella situazione attuale può rappresentare uno dei modi più prudenti e consentiti di fare la spesa. Quotidianamente i nostri agenti di polizia locale, unitamente ai Carabinieri di Gonzaga, svolgono servizi di monitoraggio del territorio e di controllo nei parchi, nei luoghi di comunità, all’interno di bar e supermercati allo scopo di verificare il rispetto delle misure anti-contagio previste dalle autorità sanitarie. Oltre a vigilare, gli agenti informano la cittadinanza sull’importanza di osservare le misure anti COVID-19, al fine in particolare di evitare gli assembramenti. Al momento non sono state accertate violazioni e irregolarità, e ringrazio di cuore la comunità per la maturità e il senso civico che sta dimostrando».

Conclude Galeotti: «Rivolgo un particolare ringraziamento ai commercianti e agli esercenti che hanno liberamente scelto di chiudere la propria attività: abbassare le serrande è un sacrificio ma è anche un gesto di straordinaria generosità e altruismo, che equivale al prendersi cura del prossimo».