OLTREPÒ MANTOVANO – L’epidemia galoppa nell’Oltrepò mantovano. A livello provinciale i casi positivi sono balzati dai 189 di ieri ai 274 di oggi. 85 in più. Ed è la Bassa a pagare il prezzo più alto del contagio.
Nella triste classifica dei Comuni che registrano il più alto numero di casi, il primato oggi spetta a Sermide e Felonica con 13 contagiati. Segue Pegognaga che sfiora il raddoppio, dai 7 di ieri ai 12 di oggi. «Si tratta di ricoveri avvenuti nei giorni scorsi e quindi pazienti che hanno subito il contagio prima delle misure restrittive messe in atto – precisa il Sindaco Matteo Zilocchi. – Questo significa che non possiamo abbassare la guardia e dobbiamo continuare a perseverare tutti con la massima responsabilità. Posso assicurare che siamo in contatto con le famiglie, alle quali non deve mancare alcun tipo di supporto in questa fase. Grazie per il vostro impegno, serve più che mai, serve per tutti». E sempre a Pegognaga oggi c’è stata la terza vittima, una donna di 86 anni.
Non fa meglio Poggio Rusco, che registra oggi 11 casi positivi. «Altri 5 nostri concittadini sono risultati positivi al test del coronavirus – spiega il Sindaco Fabio Zacchi. – Si tratta del più alto incremento registrato finora dovuto all’esito dei tamponi fatti a inizio settimana. Domani conoscerò i dettagli sui 5 nuovi casi ma so già che si tratta di alcune persone anziane ma anche di qualche cinquantenne, la maggior parte è in quarantena obbligatoria presso la propria abitazione e non ha sintomi gravi. Dei restanti 5 casi positivi, nessuno è in terapia intensiva e stanno affrontando il percorso di cura migliorando progressivamente, 1 dovrebbe essere pronto per essere dimesso nelle prossime ore. Siamo sempre in contatto con la Prefettura, con le autorità sanitarie e con i medici per gestire al meglio la situazione e ATS sta proseguendo l’attività di controllo sui contatti stretti dei casi registrati come da protocollo. Tutti i contatti stretti finora in quarantena continuano a stare bene e non hanno sintomi. Non lasciamoci andare a nuovi ed inutili allarmismi ma impegniamoci ad applicare in maniera rigorosa le norme di comportamento indicate nei Decreti del Governo (stare a distanza superiore al metro, lavarsi spesso le mani, non toccarsi bocca, naso e occhi, ecc.) e a rimanere a casa il più possibile limitando gli spostamenti a quelli strettamente necessari. Solo limitando i contatti il più possibile potremo sconfiggere questo tremendo virus».
Ci spostiamo a Gonzaga, dove dai 2 casi di ieri si passa agli 8 di oggi. E qui uno dei contagiati potrebbe essere l’assessore ai lavori pubblici Luca Faccini, ricoverato con sintomi febbrili che, pare, perduravano da giorni. «Lui stesso mi ha contattato e mi ha pregato di informarvi – conferma la Sindaca Elisabetta Galeotti. – A seguito del ricovero, è stato eseguito il tampone del quale ancora non conosce l’esito. In attesa del risultato, tutta la giunta si mette in isolamento volontario fino a lunedì quando scadranno i 15 giorni dall’ultimo nostro incontro, poiché da due settimane noi e il personale non avevamo contatti diretti con lui. Mi sono sentita con gli altri colleghi di giunta e stiamo comunque tutti bene. Nella logica del decreto, anche i nostri contatti erano stati infatti molto diradati. Dal 24 febbraio negli uffici comunali è stato istituito il servizio al pubblico su appuntamento, e a seguito degli ultimi decreti circa il 90% dei dipendenti sta lavorando da casa in modalità smart working. Fin dall’inizio dell’epidemia avevamo anche dato disposizioni all’impresa di pulizie di igienizzare a fondo gli uffici e con uso di prodotti a base di alcol».
Ostiglia sale a 4 casi (uno in più rispetto a ieri), San Benedetto Po tocca quota 3 mentre si registra il primo caso a Quistello.