MANTOVA – Tutti assolti per non aver commesso il fatto. Questa la sentenza emessa questa mattina dalla Corte d’Assise del tribunale di via Poma a carico dei cinque imputati per l’omicidio di Gabriele Mora, il gioielliere di Suzzara, freddato con sei colpi di pistola il 19 dicembre 1996 in seguito ad un tentativo di rapina nel suo negozio finito tragicamente nel sangue. Lo scorso settembre il procuratore capo Manuela Fasolato e il sostituto Giulio Tamburini al termine della loro requisitoria avevano chiesto complessivamente cinque ergastoli di cui quattro aggravati dall’isolamento diurno per un periodo di tre anni. Il carcere a vita senza l’aggravante era stato proposto per il solo Danilo Dori, 55 anni, ritenuto dagli inquirenti la mente del sodalizio criminale ma quel giorno di quasi 23 anni fa assente alla spedizione. Alla sbarra assieme a lui Adriano Dori, 45 anni, Giancarlo Dori, 53 anni, Stefano Dori, 48 anni e Gionata Floriani, 41 anni, tutti componenti della medesima famiglia di giostrai nomadi vicentini; a loro quattro era stata ascritta anche la morte del complice Rudy Casagrande, ferito a morte durante la sparatoria in gioielleria e abbandonato agonizzante davanti all’ospedale di Thiene. La lettura del dispositivo è arrivata dopo circa due ore e mezza di camera di consiglio. A far propende i giudici per l’applicazione del secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale la contraddittorietà delle prove addotte al processo dagli inquirenti e basate sostanzialmente sulle dichiarazioni rese dal super pentito Patrick Dori.
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