CERESARA/CASALOLDO – Lezioni di educazione sessuale in quinta elementare: un gruppo di genitori insorge “sono troppo esplicite” e si rivolgono all’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus. ”Educazione all’affettività e alla sessualità”, è questo il titolo dell’argomento che il prossimo 31 maggio verrà discusso all’interno di un progetto di educazione sessuale alle quinte delle elementari di Ceresara e Casaloldo.
“Le famiglie che si sono rivolte all’associazione vogliono rimanere anonime, perchè hanno paura di critiche o ritorsioni, la questione a nostro avviso è alquanto grave” commenta Luca Arzeni, rappresentante dell’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus per il territorio virgiliano. Coito, piacere sessuale, omosessualità, malattie sessuali e aborto: sono solo alcuni degli espliciti temi che potrebbero essere trattati davanti ai bambini di quinta elementare e che hanno creato preoccupazione e indignazione tra i genitori.
“Come si può pensare di spiegare a bambine e bambini di soli 10 o 11 anni cosa significa un coito, cosa sono o come si contraggono le malattie sessualmente trasmissibili, l’omosessualità e i vari dettagli sull’interruzione di gravidanza? E’ assurdo, peraltro, far decidere agli stessi bambini gli argomenti da trattare in base alle loro domande anonime, che possono essere di qualsiasi tipo e indotte da ciò che purtroppo troppo spesso proprio i più piccoli sentono in televisione o in famiglia ma che non sono assolutamente adatti in un’età così delicata. Il rischio di traumatizzarli e confonderli è troppo alto. Chiediamo quindi – termina Arzeni – l’annullamento dell’iniziativa e che scuola e ufficio scolastico regionale facciano chiarezza”.