MANTOVA – E’ soddisfatto Paolo Carra, presidente di Coldiretti Mantova, per il raggiungimento di un accordo in Conferenza Stato Regioni sul decreto che introduce l’obbligo di indicare l’origine delle carni suine trasformate.
«L’intesa raggiunta a livello istituzionale è un altro passo in avanti a tutela del diritto di informazione del consumatore e uno strumento utile a garantire gli allevatori e la filiera – commenta il numero uno di Coldiretti. – Era un passaggio obbligatorio, atteso dal 93% dei consumatori, che cercano trasparenza e informazioni chiare sull’origine degli alimenti. Ancora una volta il nostro impegno è stato determinante in questa battaglia di civiltà, che ha già portato risultati in materia di latte, pomodoro e derivati, pasta e riso».
Infatti, ricorda Coldiretti, il 13 febbraio 2018 era entrato in vigore l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del grano per la pasta e del riso, mentre il 19 aprile 2017 è scattato l’obbligo di indicare il Paese di mungitura per latte e derivati ,dopo che il 7 giugno 2005 era entrato già in vigore per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy. Dal 1° gennaio 2008, inoltre, vigeva l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro.
Il testo del decreto
Il testo prevede che i produttori indichino in maniera leggibile sulle etichette le seguenti informazioni:
– Paese di nascita: (nome del paese di nascita degli animali);
– Paese di allevamento: (nome del paese di allevamento degli animali);
– Paese di macellazione: (nome del paese in cui sono stati macellati gli animali).
Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati nello stesso paese, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: (nome del paese)”. La dicitura “100% italiano” è utilizzabile solo quando ricorrano le condizioni del presente comma e la carne è proveniente da suini nati, allevati, macellati e trasformati in Italia.
Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati in uno o più Stati membri dell’Unione europea o extra europea, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: UE”, “Origine: extra UE”, “Origine: Ue e extra UE”.
Grana Padano
Per Carra, la richiesta del Consorzio di tutela del Grana Padano di distinguere sugli scaffali della distribuzione il Grana Padano Dop dai prodotti similari e di indicare anche sui menù dei ristoranti se sia stato utilizzato o meno il formaggio a denominazione di origine più venduto al mondo “è molto utile per informare il consumatore in maniera più completa”.