MANTOVA – Il tribunale di Brescia ha respinto il ricorso presentato dalla famiglia Corneliani contro gli amministratori nominati dal fondo Investcorp, che ha il controllo con il 51% del capitale e la gestione del gruppo di abbigliamento mantovano.
Il giudice ha ritenuto “inattuale” il ricorso della famiglia, azionista di minoranza con il 49% delle quote, presentato lo scorso dicembre ai sensi dell’art.2409 del codice civile,
Per il tribunale infatti non sarebbe praticabile l’intervento giudiziario poichè le irregolarità gestionali denunciate dalla famiglia sono state segnalate agli organi della società “da oltre un anno”, oltre al fatto che si sarebbe già “consumata” la loro “potenzialità lesiva”.
Nel ricorso infatti i Corneliani avevano segnalato irregolarità nella gestione, non negate dal provvedimento dei giudici, nonchè un “enorme distruzione di valore” determinata da Investcorp.
Grande soddisfazione dei sindacati non appena si è diffusa la notizia. “Nelle ore in cui si sta completando l’iter della fusione una buona notizia per tutte le lavoratrici e i lavoratori di Corneliani – dichiarano la Filctem Cgil e la Femca Cisl : finalmente si toglie una variabile che poteva rivelarsi ulteriormente dannosa nella situazione già preoccupante in cui versa l’azienda mantovana.
Domani proseguirà il nostro confronto con i vertici aziendali – concludono i sindacati- a cui chiederemo approfondimenti circa sia la sentenza di oggi, sia per quello che riguarda gli ultimi dettagli per il completamento definitivo della fusione in atto”.
L’operazione a cui Cgil e Cisl fanno riferimento è la fusione a cui Investcorp punta tra il proprio veicolo Sarti Holdings (Italy) e Corneliani, che comporterebbe una possibile diluizione della partecipazione della famiglia.