BOZZOLO – “Radunarono le nostre valigie, divisero gli uomini dalle donne. L’indifferenza è complice. Quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore. Diventare candele della Memoria, costruireun mondo di fratellanza e di pace, in piena sintonia con la nostra Costituzione”. E’ un pensiero di Liliana Segre che esprime in questo giorno particolare, 27 gennaio “Giornata della Memoria”, l’orrore dell’Olocausto. Scritto che è stato utilizzato dagli studenti dell’Istituto comprensivo di Bozzolo per ricordare il genocidio nazista. I ragazzi, visto che quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria non è stato possibile organizzare cerimonie in presenza, hanno allestito nell’atrio dei plessi una sorta di installazione utilizzando delle valigie, chiamate le “valigie della memoria” le stesse di cui parla Liliana Segre, con all’interno abiti e oggetti appartenenti agli stessi studenti.
“In questio giorno particolare ci è giunto un sentito saluto dal nostro cittadino d’onore Oskar Tänzer, salvato dalla persecuzione antisemita dall’azione congiunta di Don Primo Mazzolari, Podestà Rosa e Maresciallo Sartori – ha detto il sindaco di Bozzolo, Giuseppe Torchio -. Purtroppo quest’anno, stante le direttive anti Covid, non stato possibile effettuare iniziative, ma comunque il cimitero ebraico di Bozzolo è aperto fino alle 17 per visite e doveroso omaggio nel ricordo della nostra Comunità Ebraica. Nel frattempo la via di accesso, intitolata a Margherita Beduschi in Zanchi, nostra eroica concittadina, è stata asfaltata grazie all’intesa tra il Comune e la Migross. Un grazie va anche a Giuseppe Valentini ed al gruppo culturale “Per Bozzolo”. Ricordo inoltre a tutta la cittadinanza che presso la Fondazione Don Primo Mazzolari, in via Castello, sono presenti le ultime copie del libro – ricordo del maresciallo Sartori, scritto dal figlio”.