MANTOVA – Sono tante le criticità e i dubbi in merito all’assemblea di Tea di stamani sottolineati dai sindaci di Poggio Rusco Fabio Zacchi e di Castiglione delle Stiviere Enrico Volpi, tra quelli che hanno bocciato il bilancio della multiutility, in particolare sulla gestione del Gruppo.
“Su 5 milioni di ricavi in più rispetto all’anno precedente 4,6 milioni riguardano, in parti uguali, maggiori oneri per le società operative per l’utilizzo di impianti di proprietà della capogruppo (soprattutto la discarica di Mariana Mantovana) e per servizi manageriali e amministrativi offerti da Tea Spa alle società da essa controllate. Si fanno quindi maggiori ricavi e utili sulle spalle delle aziende che erogano i servizi ai cittadini e alle imprese e che poi si vedono costrette ad aumentare le tariffe per far fronte a questi maggiori costi” sottolineano i due sindaci.
“Inoltre, non si capiscono le ragioni dei maggiori costi manageriali e amministrativi quando le attività gestite da Tea sono rimaste pressoché invariate e il personale del Gruppo è aumentato di 32 unità di cui solo 8 nella capogruppo. Tra le voci attive sono aumentati di molto i crediti, in particolare verso le società controllate, ma di contro il fondo che dovrebbe coprire eventuali svalutazioni dei crediti diminuisce. È stata rivalutata in aumento la partecipazione in Enipower Mantova per 1,3 milioni andando così ad aumentare l’utile lordo ma aumentare adesso il valore di una partecipazione storica rischia poi di creare dei problemi in futuro quando molto probabilmente si dovrà svalutare” proseguono Zacchi e Volpi.
“Infine, l’ammontare complessivo degli investimenti del gruppo è diminuito nel 2020 di 2,2 milioni rispetto al 2019 passando da 32,7 milioni a 30,5, un livello ben lontano dal programma di 300 milioni in 5 anni (uns media di 60 milioni all’anno) lanciato nel piano industriale 2019-2023. Da ultimo abbiamo votato contro anche alla proposta di divisione degli utili perché secondo noi è stata accantonata a riserva statutaria una cifra più bassa rispetto al minimo previsto dallo statuto societario, ovvero il 20% degli utili divisibili, aumentando così indebitamente i dividendi per i Comuni soci. Auspichiamo un vero cambio di rotta nella gestione della nostra multiutility nell’interesse delle famiglie e delle imprese mantovane” concludono i due sindaci.
Vedi anche:Assemblea Tea, bilancio approvato da 21 Comuni su 32. Distribuiti 9,6 milioni di euro