PEGOGNAGA – «Abbiamo impostato tutta la nostra campagna elettorale sull’ascolto e la comunicazione, e su questa strada vogliamo proseguire». Così il sindaco Matteo Zilocchi ha presentato i due incontri pubblici che si sono svolti il 5 e 6 novembre a Pegognaga e nella frazione di Polesine per informare i cittadini sull’attività svolta nei primi mesi dall’insediamento della nuova giunta. Sotto la lente, i temi dell’ambiente e dei lavori pubblici, per fare il punto su quanto fatto finora e quanto resta da fare.
«Riteniamo che un approccio comunicativo di questo tipo sia la chiave per instaurare e mantenere un rapporto costruttivo di confronto con i cittadini», ha esordito il sindaco che, insieme al vicesindaco Antonio Lui e all’assessore Giulia Caramaschi, ha preso in esame prima di tutto il piano del verde pubblico: 115.000 euro sono stati investiti per le potature, iniziate proprio nella giornata di ieri, mentre per il parco San Lorenzo si punterebbe ad una sinergia con le associazioni facenti parte del tessuto locale per incentivare le attività di controllo. «Allo studio c’è anche una convenzione con il Parco del Mincio per usufruire di guardie ecologiche volontarie», ha aggiunto Zilocchi.
Esaminato anche l’annoso problema delle molestie olfattive: su questo fronte l’amministrazione intende incontrare le aziende, l’Arpa e l’ATS con l’obiettivo di formare personale in grado di effettuare rilievi oggettivi e inequivocabili. Non poteva poi mancare il riferimento al caso Siron, per il quale Zilocchi chiede verifiche semestrali sull’andamento della bonifica.
Sul fronte dell’urbanistica, si è parlato della vecchia casetta dell’acqua (due municipalizzate sarebbero interessate a metterla in funzione nel 2020) e del piano di lottizzazione per le nuove fabbriche.
Nella frazione di Polesine l’attenzione si è concentrata invece sulle vecchie lottizzazioni Piazza Bersaglieri e Comparto14, lasciate a metà e per le quali l’amministrazione Zilocchi farà ricorso ad azioni coercitive per recuperare il più possibile; proposta anche una ciclopedonale di circa 400 metri che collegherebbe il retro della zona industriale con il centro abitato, sfruttando i lavori sull’acquedotto e la posa della fibra.