MANTOVA – La piena del Po toccherà il suo livello massimo nel mantovano tra mercoledì, intorno alle 2-3 di notte quando arriverà a Viadana, e la tarda mattinata di giovedì quando dovrebbe toccare Sermide per poi lasciare il territorio virgiliano.
UNA PIENA SIMILE A QUELLA DEL 2016
A dirlo è il direttore di Aipo Luigi Mille che sottolinea come “in tutto il tratto mantovano la piena transiterà con una portata di 8 mila metri cubi d’acqua al secondo” perchè è vero che nel suo scorrere il fiume perde naturalmente parte della portata ma, proprio nel mantovano, si buttano in Po alcuni affluenti importanti come il Secchia, anche quest’ultimo sorvegliato speciale nelle ultime ore visto il rigurgito del Po, e quindi la portata torna a salire.
Secondo Mille quella in arrivo è “un’onda di piena molto simile a quella del 2016 quando ad esempio a San Benedetto Po il fiume arrivò a toccare gli 8 metri”. A Borgoforte dovrebbe attestarsi a un livello di circa 8,50 m, alla soglia idrometrica. valori ben al di sotto rispetto a quelli delle grandi piene del 2000 e 2002.
LA PROVINCIA CHIUDE I PONTI DI SAN BENEDETTO PO E CALVATONE
“In ogni caso – come evidenziano dalla Provincia sulla base degli stessi comunicati Aipo – si tratta di una piena ad elevata criticità, che dovrebbe abbondantemente superare nel territorio mantovano la soglia 3 di allerta (elevata criticità).
Per questo Palazzo di Bagno ha ritenuto necessario, per motivi legati alla sicurezza stradale, chiudere il ponte di San Benedetto Po.
Lo stop riguarda tutti i tipi di veicoli.
La circolazione sul manufatto lungo la SP ex SS 413 “Romana” tra i Comuni di Bagnolo S. Vito e di S. Benedetto Po sarà vietata sino a quando non vi saranno le condizioni necessarie per garantire la sicurezza del transito veicolare.
La piena del Po ha conseguenze immediate anche sui lavori di realizzazione del nuovo ponte di San Benedetto. Da questa mattina infatti, è stato disposto che l’Impresa Appaltatrice, la R.T.I. Toto S.p.A.– Vezzola S.p.A. sospenda tutte le lavorazioni che prevedono attività nelle golene, provvedendo all’immediato allontanamento del personale e delle attrezzature che possono essere rapidamente mobilitate. Le attività riprenderanno non appena saranno cessate le ragioni stesse della sospensione.
Sotto osservazione anche i ponti sul Po tra Dosolo e Guastalla e tra Viadana e Boretto che al momento sono però regolarmente aperti.
Dalle ore 18 è stato poi chiuso anche il ponte tra Acquanegra e Calvatone per la piena del fiume Oglio.
I SINDACI SGOMBERANO LE GOLENE
Oggi pomeriggio la Provincia ha pure inviato una comunicazione ai Sindaci dei Comuni rivieraschi del Po e del Secchia in cui li invita a pianificare le opportune azioni di monitoraggio e i necessari servizi di vigilanza sul territorio anche con volontari di Protezione Civile con particolare attenzione agli eventuali insediamenti situati in aree golenali, anche ubicate nei tratti di rigurgito degli affluenti.
Il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna questa mattina ha firmato l’ordinanza che obbliga di sfollare gli edifici nelle golene aperte. “Si tratta di due ristoranti e un club in riva al fiume nella frazione di Gorgo” Lasagna racconta anche che questa mattina i centralini del Comune erano bollenti viste le tante chiamate dei cittadini che volevano capire qual’era la situazione e se si profilassero eventuali chiusure del ponte. Proprio per questo il Centro Operativo del Comune ha attivato un numero di telefono apposito al quale poter chiedere tutte le informazioni riguardo l’emergenze piena. Il numero è 3204619703.
Già ieri il sindaco facente funzioni di Viadana Alessandro Cavallari aveva firmato un’ordinanza di chiusura delle golene, con divieto di accesso a mezzi e persone. L’ordinanza, è entrata in vigore oggi pomeriggio prevedere anche il divieto di attività venatoria nelle golene sia aperte che chiuse e il divieto di accesso ai natanti nella golene allagate (zona B del piano di assetto idrogeologico)”.
SOSPESA LA NAVIGAZIONE TRA MINCIO E IDROVIA FISSERO-TARTARO
Sospesa anche la navigazione attraverso la Conca di San Leone tra il fiume Mincio e l’idrovia Fissero Tartaro nel comune di Roncoferraro dalle ore 13 di oggi fino a successiva comunicazione del ripristino delle condizioni idrometriche e della riapertura da parte di Aipo.
LA PREFETTURA INTENSIFICA I SERVIZI DI VIGILANZA IDRAULICA
Questa mattina intanto si è tenuta una riunione del Centro Coordinamento Soccorsi presieduto dal Prefetto Carolina Bellantoni, per il prosieguo delle analisi concernenti l’andamento idrometrico dei principali corsi d’acqua che interessano il territorio provinciale.
All’incontro erano presenti, oltre al Prefetto, il Presidente della Provincia di Mantova, i vertici delle Forze di Polizia, il Comandante del 4° Reggimento Artiglieria Controaerei “Peschiera”, rappresentanti del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, dell’Amministrazione Provinciale, di Areu-118 e dell’Aipo, per un approfondimento delle criticità in atto.
Un comunicato diramato dalla stessa Prefettura evidenzia che: “dagli elementi di valutazione attualmente disponibili, per quanto riguarda il fiume Po, i livelli idrometrici si attestano, attualmente, entro la soglia di preallarme secondo il vigente Piano Provinciale di Protezione Civile”. Alla luce dell’arrivo dell’ondata di piena il Prefetto ha disposto l’intensificazione del servizio di vigilanza idraulica lungo i tratti arginali, anche con il concorso dei volontari delle Associazioni Provinciali di Protezione Civile.
Per quanto riguarda il Secchia, in un’ottica preventiva, saranno inibiti temporaneamente i versamenti di acqua proveniente dai fondi agricoli in prossimità delle zone arginali, al fine di non appesantire ulteriormente i flussi d’acqua in transito.
Di seguito alle intese concordate sarà disposta dalla Provincia di Mantova, d’intesa con quella di Reggio Emilia, la sospensione totale della circolazione stradale, dalla giornata di domani, sui ponti di Dosolo-Guastalla e di Viadana-Boretto non appena l’acqua avrò raggiunto i 7,5 metri. Anche al di sotto di questa soglia potrebbe esserci un preventivo stop al transito dei soli mezzi pesanti, secondo l’andamento idrografico riscontrato nelle predette aree. Aipo ha comunicato di aver attivato la propria Sala Servizio Piena, unitamente al Centro Funzionale in stretto coordinamento con gli organismi, locali e provinciali di Protezione Civile.
Il Prefetto, oltre all’intensificazione dei servizi di vigilanza arginale su entrambe le sponde del fiume Po, ha disposto l’attivazione, presso la Prefettura, della Sala Operativa Provinciale a partire dalle ore 08.00 di domani per monitorare costantemente l’andamento dei fenomeni in corso e garantire la tempestività degli interventi, in costante collegamento coni Sindaci dei territori interessati.