MANTOVA – Il Comitato “Vogliamo il Ponte” le ha provate tutte. Ogni strada purchè i lavori del nuovo ponte di San Benedetto Po, con le chiusure a questo collegate, si ripercuotano il meno possibile su una comunità che da troppi anni sta pagando un dazio pesantissimo a causa della precarietà delle condizioni del manufatto.
Hanno interpellato i Comuni, Provincia, Regione e anche la Prefettura dove infatti il prefetto Carolina Bellantoni ha convocato per il tardo pomeriggio di oggi un incontro a cui hanno preso parte tutti i soggetti della sezione “Territorio, ambiente e infrastrutture” della Conferenza Provinciale Permanente.
Alla base della richiesta del Comitato alcune ragioni ben specifiche, un ponte completamente antisismico anche nella parte in golena e, collegato a questo quindi, visti i tempi di chiusura che sarebbero lunghi, il bypass
Intervista a Sandro Cavazzoli, presidente Comitato “Vogliamo il ponte”
Intervista a Paolo Lavagnini, Comitato “Vogliamo il ponte”
E la Regione, presente stasera con i consiglieri regionali Cappellari, Fiasconaro e Mazzali e con il responsabile della struttura commissariale post sisma Roberto Cerretti, alla costruzione di un ponte completamente antisismico non aveva detto di no tanto che ha fatto propria la richiesta della Provincia di avere un contributo di 5 milioni e 900 mila euro per i danni da sisma e l’ha passata al Cts per le opportune valutazioni.
Ma è la stessa Provincia durante l’incontro a spegnere ogni speranza sia del Comitato che dei sindaci di San Benedetto Lasagna e di Bagnolo Penna evidenziando che uno studio di fattibilità per un ponte completamente antisismico è troppo tardivo rispetto allo stato dei lavori e il bypass non garantisce le condizioni minime di sicurezza. Dunque Palazzo di Bagno ribadisce il suo no ed essendo il no della stazione appaltante dei lavori nessuno può metterlo in discussione.
Nemmeno l’Aipo, la principale autorità sul fronte idraulico per il Po, che si è sempre detta ufficiosamente favorevole al bypass e che stasera, per bocca dell’ingegner Marcello Moretti, responsabile dell’Ufficio di Mantova, ha dichiarato di non essere mai stata coinvolta ufficialmente dalla Provincia sulla questione bypass.
L’incontro termina con la delusione dei sindaci e dei rappresentanti del Comitato che ora convocheranno un’assemblea per informare la cittadinanza delle azioni intraprese. “Speriamo almeno che i mesi di chiusura del ponte siano davvero solo tre” dicono dal Comitato ma lo scetticismo è ai massimi livelli visto che “Toto non ha mai rispettato il cronoprogramma”