SAN BENEDETTO PO – «Sono molto perplesso e scontento: in questo modo si infligge un’altra ferita difficile da rimarginare all’economia del territorio». Il Sindaco di San Benedetto Po, Roberto Lasagna, non nasconde la sua delusione in seguito al parere negativo, espresso dalla Provincia questo pomeriggio, in merito alla realizzazione della strada provvisoria in affiancamento al tratto golenale del ponte. Una proposta, fortemente sostenuta dallo stesso Lasagna, finalizzata ad evitare la chiusura totale al transito del flusso veicolare sul ponte nel corso dello svolgimento dei lavori, ma che la commissione tecnico-scientifica della Provincia, presieduta dal prof. ing. Raffaele Poluzzi dell’Università di Bologna, ha bocciato in toto. L’ipotesi progettuale non offrirebbe, infatti, sufficienti garanzie sia dal punto di vista del rischio idraulico, sia sotto il profilo della sicurezza per la viabilità.
«Prima di arrivare a questa decisione, visto che comunque la nostra volontà è quella di arrecare i minori disagi possibili alla collettività e agli utenti del ponte – ha spiegato il numero uno di Palazzo di Bagno, Beniamino Morselli – ci siamo rivolti ad un pool tecnico–scientifico composto da alcuni dei maggiori esperti in Italia in materia di ponti e sicurezza idraulica: tre docenti universitari che sulla fattibilità del bypass in golena si sono però espressi in modo negativo rilevando parecchi elementi di criticità visto l’andamento del Po e delle relative ondate di piena. All’unanimità la commissione tecnico-scientifica ha verificato infatti che col by-pass non esistono le condizioni minime di sicurezza. A questo punto visto che comunque è nostro dovere garantire la sicurezza, davanti alla scelta tra aspettare ancora a decidere o optare per la soluzione che prevede la riqualificazione statico–strutturale e un miglioramento sismico sino al 60% certificabile della parte di ponte in golena, abbiamo optato per questa».
«Il by-pass, una sorta di viadotto su terra, avrebbe permesso di mantenere aperta la viabilità nonostante i lavori – commenta Lasagna – ma la proposta è stata bocciata. Il documento porta la firma di esimi professori ma, visto che si parla di rischio idraulico, mi aspettavo di trovare almeno la firma di AIPO (l’Agenzia Interregionale per il fiume Po), che invece manca. Mi viene da dire allora: sono state fatte tutte le necessarie valutazioni? Ora siamo a dir poco perplessi, perché ci è stato detto che il ponte resterà chiuso solo tre mesi ma, di fronte agli evidenti ritardi nel cronoprogramma, queste promesse rischiano di essere facilmente disattese e, dai tre mesi, si può facilmente passare a cinque o addirittura un anno. C’è da aspettarsi di tutto».
La risposta di Morselli non si è fatta attendere: «Capisco che la gente voglia certezze e da questo punto di vista la nostra struttura tecnica definirà un cronoprogramma molto preciso e dettagliato con la Toto Costruzioni generali, che salvo accettazione, sarà appaltatrice in quanto si tratta di progetto complementare. E verranno stabilite penali importanti in caso di mancato rispetto della tempistica concordata».
Anticipando i timori di Lasagna e dell’altro Sindaco coinvolto, quello di Bagnolo San Vito Roberto Penna, presente all’incontro, il presidente Morselli ha anche assicurato che “la chiusura al traffico sul ponte di San Benedetto scatterà quando vi saranno le quattro travi tampone a terra pronte per essere montate” e ribadito che i 18–20 giorni di stop al traffico previsti per il montaggio del nuovo ponte in alveo saranno concomitanti con la chiusura per gli interventi sulla parte in golena. Di conseguenza, la chiusura in più rispetto ai lavori del nuovo ponte di fatto dovrebbe essere meno di tre mesi.
«Tutti gli accorgimenti tecnici che potremo mettere in atto per ridurre al minimo le chiusure li adotteremo e saremo ugualmente attenti affinché l’impresa rispetti il cronoprogramma stabilito», ha concluso il presidente della Provincia, il quale ha ricordato che sarà attivata anche la convenzione con Autobrennero (che verrà approvata dal Cda il prossimo 22 novembre e avrà validità per tutto il periodo utile) per l’esenzione dal pagamento del pedaggio durante lo stop al traffico sul ponte di San Benedetto.
«L’economia del territorio è già pre-asfittica e così si rischia di cancellare il tessuto produttivo di un territorio che a stento sopravvive – ribatte Lasagna. – Sono state proposte delle misure compensative per il pedaggio autostradale ma si tratta di palliativi. E in questo modo non si fa altro che infliggere un’altra ferita che diventerà sempre più difficile da rimarginare». Nelle prossime ore il primo cittadino incontrerà il Comitato per il Ponte ed il tessuto produttivo locale. «Non gettiamo la spugna – conclude il Sindaco; – ma fino ad ora il rispetto dei tempi non c’è stato. A quest’ora il ponte doveva già essere pronto».