Primo giorno di saldi, partenza col botto all’outlet di Bagnolo San Vito. A rilento, invece, nel Suzzarese

BAGNOLO SAN VITO – Code al casello autostradale, parcheggi pieni e file davanti ai negozi per essere in pole position al momento dell’apertura: comincia così al Mantova Fashion District, l’outlet di Bagnolo San Vito, la prima giornata di saldi.

Sin dalle prime ore del mattino un lungo serpentone di auto si è creato dall’uscita dell’autostrada fino agli ingressi dell’outlet. La corsa agli sconti è scattata quindi puntuale alle 9, con i clienti accalcati davanti alle vetrine, pronti a cogliere al volo le occasioni più ghiotte dello shopping invernale.

Il flusso di visitatori si è mantenuto intenso per tutta la giornata, tanto che qualcuno ha persino riscontrato qualche difficoltà ad utilizzare i cellulari, forse a causa di un sovraccarico dei collegamenti alla cella che fa riferimento al centro di Bagnolo.

Insomma, tanta, tanta gente oggi, forse un po’ meno rispetto a qualche anno fa, quando le code per accedere all’outlet si creavano già in autostrada, ma la crisi continua a farsi sentire, e anche i budget per gli sconti si sono modificati; resta comunque di fatto che il fascino dei saldi non lascia proprio nessuno indifferente.

Partenza a rilento, invece, per i saldi nel Suzzarese. La giornata è stata molto tranquilla: nessuna ressa nei negozi di abbigliamento del centro storico. Nessun inizio brillante anche per il fatto che in molti, probabilmente, aspetteranno che i prezzi scendano ancora un po’.

Gabriele Iori, presidente della sezione suzzarese di Confcommercio Mantova

«I commercianti del centro storico stanno lavorando ma in maniera non così diversa da tutti gli altri giorni e dagli anni scorsi – racconta Gabriele Iori, presidente della sezione suzzarese di Confcommercio Mantova. – La “moda” dei saldi ha perso un po’ del suo fascino. Resta l’attenzione per i capi più “impegnativi”, come scarpe e giacconi, per i quali si tiene d’occhio il prezzo con l’obiettivo di accaparrarseli al momento più opportuno».