MANTOVA – E’ un fulmine senz’altro non a ciel sereno ma comunque con una potenza ben superiore di quella che probabilmente gli stessi sindacati si aspettavano. Un fulmine che arriva da Progest con l’annuncio del licenziamento dei lavoratori.
Questa sera si è tenuto l’incontro tra l’amministratore delegato della società Francesco Zago e i segretari generali territoriali di Cgil, Cisl e Uil Daniele Soffiati, Dino Perboni e Paolo Soncini.
E il risultato del vertice è affidato a un comunicato unitario che dice: ” in data odierna Pro-Gest ha comunicato a Cgil, Cisl e Uil di Mantova che avvierà la procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori a tempo indeterminato, e procederà alla cessazione dei contratti a tempo determinato alla loro scadenza. Alla luce di tale comunicazione, Cgil, Cisl e Uil attiveranno coi lavoratori tutte le iniziative che riterranno di mettere in campo, a partire dalla richiesta di apertura di un Tavolo di crisi presso la Prefettura. Per il 24 gennaio è previsto un nuovo incontro tra le parti”.
La situazione dunque è precipitata in cartiera, l’azienda ha comunicato che non può più sostenere i costi del personale con la produzione ferma dallo scorso aprile.
Durante l’incontro sarebbe emerso che Progest, dopo la rinuncia all’inceneritore, avrebbe confidato in tempi abbastanza veloci per poter far ripartire la produzione. Invece l’iter per la valutazione di impatto ambientale è ancora lungo.
Secondo quanto evidenziato al tavolo con i sindacati la valutazione dei documenti consegnati dall’azienda sarebbe partita solo nelle ultime settimane, anche di quelli consegnati a novembre,
La preoccupazione è ai massimi livelli, per questo i sindacati già domani chiederanno al prefetto Carolina Bellantoni l’apertura del tavolo di crisi. “Siamo di fronte a un’azienda che licenzia non perchè ha problemi – dicono i sindacati – ma perchè non le vengano rilasciate le autorizzazioni. Il prefetto è il rappresentante del governo quindi è giusto che la vicenda venga subito affrontata in quella sede con la convocazione degli enti coinvolti”.
Sono una trentina i lavoratori assunti a tempo indeterminato per i quali il prossimo 24 gennaio dovrebbe partire la lettera di licenziamento, 21 quelli in scadenza il 31 gennaio.
Lo scorso 14 novembre, l’incontro tra azienda e sindacati si era chiuso con una riduzione dell’orario per i lavoratori e la conferma dei 21 in scadenza sino al 31 gennaio. Con la conferma di assunzione per tutti a tempo indeterminato con la ripartenza della produzione.
Già allora i sindacati temevano la variabile “tempo” ed avevano infatti diffuso un comunicato in cui auspicavano che in tempi brevi fosse dato finalmente corso all’attività produttiva dello stabilimento, in modo da realizzare la piena capacità occupazionale del sito con una concreta prospettiva di crescita della forza lavoro”.
A fine gennaio saranno passati nove mesi da quando l’attività della cartiera è stata fermata, troppi per continuare a confermare il personale in uno stabilimento dove il lavoro non c’è.