QUISTELLO – Polemica, nel corso del consiglio comunale del 30 dicembre. Tra i punti all’ordine del giorno la mozione e l’interrogazione presentate dal gruppo consigliare di minoranza “Insieme per Quistello” in merito al progetto di riqualificazione del centro storico. La mozione chiedeva di presentare un’ipotesi alternativa (riconosciuta poi come irrealistica dalla stessa opposizione, specificano dalla maggioranza) che conservasse invariato il numero attuale di posti auto.
Richieste a cui l’Amministrazione ha risposto per voce del vicensindaco e assessore all’urbanistica Massimo Marchini che ha espresso profonda disapprovazione per la strumentalizzazione dei rilievi dei commercianti, raccolti fin dal giorno della presentazione pubblica, sminuendo in modo incomprensibile un progetto di ben altro respiro. La riqualificazione del centro “influirà sulla vita di tutti i cittadini per i prossimi cinquant’anni e non può ridursi ad una conta strumentale dei posti auto. Su un progetto tra l’altro avviato, affidato e modificato da chi oggi lo bolla come ‘orrendo'”, ha spiegato Marchini. Lo stesso assessore ha poi rimarcato la netta differenza di approccio al progetto. “Il Consigliere (ed ex sindaco) Malavasi ha dichiarato di averlo tenuto negli uffici, apportando modifiche e tenendolo in stand-by da inizio luglio. La sindaca Dall’Oglio ha preferito condividere con Marchini un approccio di apertura immediata di un dialogo con i cittadini tramite la presentazione pubblica, seguita da un’interlocuzione con i portatori di interessi (commercianti, ma anche associazioni e parrocchia). La sintesi porterà a modifiche da discutere in Consiglio Comunale, sede politica naturale in cui ogni consigliere esprimerà un giudizio definitivo. Percorso giudicato lineare ed apprezzabile dalla stessa opposizione, che ha però chiesto un coinvolgimento maggiore dei propri consiglieri”.
L’interrogazione su chiarimenti di coperture e stanziamenti è stata poi ritirata, impedendo una discussione che l’Amministrazione avrebbe voluto affrontare, certa delle proprie ragioni, a fronte della documentazione progettuale esistente.
“Abbiamo risposto nei fatti, senza proporre rinvii, rispettando gli strumenti di iniziativa previsti. Il rispetto per l’opposizione, giustamente richiesto, non è mai mancato e non sempre è stato percepito in passato da tanti colleghi che occupavano quei posti. L’unica soluzione percorribile, a fronte di una richiesta che non condividevamo minimamente nel merito, ma che avevamo il dovere di ascoltare e valutare nel metodo era rispondere nei tempi e nei modi corretti”, conferma la sindaca Gloriana Dall’Oglio.