MILANO – “Riapre la caccia in Lombardia” ad annunciarlo l’assessore regionale all’agricoltura e sistemi verdi Fabio Rolfi dopo l’approvazione da parte della giunta regionale delle disposizioni integrative al calendario venatorio regionale 2021/2022 in adeguamento al parere Ispra.
“Da sabato – ha proseguito l’assessore – per addestramento cani e per l’appostamento da alcune specie. Dal 2 ottobre tutto il resto dell’attività venatoria. Un provvedimento necessario per rispondere all’atto monocratico del Tar della Lombardia, avvenuto senza confronto. Il documento approvato ha validità fino al 7 ottobre in attesa della sentenza sul calendario originale dopo la quale decideremo quale strada intraprendere garantendo comunque il proseguo dell’attività. Con questo atto si riducono le giornate perse e si dà la possibilità ai cacciatori che hanno pagato le licenze di riprendere l’attività”.
Con la nuova delibera si riattiva l’esercizio venatorio su tutto il territorio regionale.
Il calendario
– dal 25.09.21, riparte la caccia solo da appostamento limitatamente alle specie colombaccio, cornacchia grigia, cornacchia nera, gazza, ghiandaia e merlo;
– fino al 30.09.21, riparte l’addestramento e allenamento dei cani negli ATC e in alcuni CA;
– dal 2.10.21, riparte la caccia alla piccola fauna stanziale (fagiano, starna, pernice rossa, lepre, coniglio selvatico, minilepre e volpe) in forma vagante e alle specie ornitiche (tordo bottaccio, tordo sassello, anatidi, beccaccia, beccaccino ecc.), sia da appostamento che in forma vagante.
La caccia al cinghiale, in tutte le sue forme (collettive e in selezione), non era stata interrotta dalla sopra citata sospensiva, così come la caccia in selezione agli ungulati poligastrici (cervo, capriolo, camoscio e muflone), che, regolamentata con decreti dei dirigenti AFCP, prosegue ovunque con effetto immediato.