MANTOVA “L’andamento infortunistico nell’anno in corso, soprattutto gli infortuni in luogo di lavoro e con esito mortale, non solo conferma il peggioramento tendenziale degli ultimi 2 anni ma, addirittura, lo peggiora e, nelle ultime settimane, nel modo più tragico”.
A dirlo è il segretario della Cisl Asse del Po Dino Perboni che prosegue: ” A fine 2017 e inizio 2018, poteva sembrare che questo peggioramento dipendesse da un inversione del ciclo economico, dopo la lunga crisi, ma la successiva fase di rallentamento e stagnazione e, forse, ora di recessione mostrano che l’aumento degli infortuni e delle morti sul lavoro è principalmente da ricondurre a un arretramento importante in tema di tutela della salute nei luoghi di lavoro, che può essere affrontato con un reale e forte azione di prevenzione attraverso i servizi di vigilanza e prevenzione che debbono essere ricomposti negli organici. Da troppi anni non si fanno assunzioni – prosegue il segretario – e questo sta letteralmente sguarnendo le forze che ci sono in campo per prevenire e sanzionare chi viola le leggi sulla prevenzione e sicurezza.
È necessario un intervento corale del Governo una strategia nazionale sulla sicurezza e la prevenzione con il superamento dei vincoli assunzionali in ambito ispettivo che ostacolano la necessità di sopperire alla grave carenza del personale nei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro e nell’Ispettorato del lavoro.
Inoltre – conclude Perboni – serve in Lombardia un impegno e un’azione straordinaria di contrasto con misure di controllo e prevenzionali adeguate per intensità e diffusione sul sistema produttivo lombardo; per questo come Cisl Asse del Po insieme agli RLS e RLST saremo lunedì 30 settembre 2019 saremo davanti al Palazzo Lombardia per chiedere alla Regione atti concreti”.