SUZZARA – Rito abbreviato e rinvio al processo il prossimo 21 gennaio per Paolo Carra, presidente di Coldiretti Mantova e del Consorizio Latterie Virgilio, e per un dipendente del caseificio Rocchetta di Suzzara, imputati entrambi per tentata frode in commercio.
Il fatto, che risale a marzo di due anni fa, riguarda 500 forme di Parmigiano Reggiano sequestrate dai carabinieri dei Nas che, secondo l’accusa, erano stagionate per oltre 6 mesi ma erano sprovviste della placca che invece deve essere posta il giorno stesso in cui vengoo prodotte. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano si è costituito parte civile al processo chiedendo un risarcimento di 3mila e 800 euro relativi al danno in questione senza avanzare altre richieste. Durante il processo, che sarà celebrato davanti al giudice Giovanna Camillo, come specificato il 21 gennaio, potrebbe essere pronunciata già la sentenza. Il capo d’imputazione relativo al reato di truffa è invece stato tolto. I due, infatti, erano stati accusati del fatto che nel latte usato per produrre il formaggio sarebbe stata trovata presenza di lisozima. Le analisi di revisione sulle componenti ha però, poi, escluso la presenza di questa sostanza.