MANTOVA – Preoccupazione da Coldiretti per l’ultimo Dpcm che rischia di tagliare le gambe agli agriturismi, oltre che alla ristorazione e alla filiera agroalimentare che rischia di subire un grave danno economico, nonostante abbia potuto continuare a lavorare durante il lockdown. Le vendite, in particolare di prodotti freschi, dall’ortofrutta al lattiero caseario, ma anche i vini, potrebbero vedersi ridurre notevolmente le vendite nel canale horeca, peraltro mai completamente ripresosi dopo il confinamento di marzo e aprile. Lo rileva Coldiretti, con particolare riferimento alla Lombardia, che potrebbe dover fare i conti con danni superiori ai 300milioni di euro, secondo le stime del principale sindacato agricolo italiano.
“Chi ha prodotti di pronto consumo, dall’insalata ai prodotti freschi, con la chiusura di bar e ristoranti alle ore 18 perde una fetta di mercato importante – afferma Paolo Carra, presidente di Coldiretti Mantova e vicepresidente lombardo -. È una forte limitazione, che in prima battuta andrà a ripercuotersi sulle imprese agricole dell’ortofrutta e sulle filiere agroalimentari che trasformano prodotti freschi”.
Meno a rischio, invece, Grana Padano e Parmigiano Reggiano o i prosciutti crudi, che possono allungare la vita in magazzino per qualche mese. “Ma un aumento degli stock comporta sempre una distorsione dei prezzi. I settori del lattiero caseario e della salumeria Dop non vengono da periodi di mercato così rigogliosi al punto da poter reggere rimbalzi negativi. Sarà fondamentale la copertura non tanto dei danni immediati, ma per dare continuità alle aziende, per rimanere sul mercato e non subire la chiusura, con ripercussioni sul piano economico, occupazionale e sociale”.
Preoccupazione, però anche per gli agriturismi: “I 240 mantovani rischiano una perdita di fatturato fino al 90% quest’anno – dichiara Giuseppe Groppelli, presidente di Terranostra Mantova e vicepresidente regionale dell’associazione lombarda degli agriturismi di Coldiretti -. Al pari della ristorazione gli agriturismi svolgono una funzione primaria per l’economia locale, con il plus che svolgono un’attività di cura del territorio e del paesaggio e di salvaguardia delle tradizioni locali”. Situazione peggiorata dalle restrizioni del nuovo Dpcm: “abbiamo visto praticamente azzerarsi le prenotazioni per il prossimo weekend dei Santi”. Da lì, dunque l’idea di indirizzare l’offerta verso le consegne a domicilio, l’asporto e la vendita diretta. “Negli ultimi giorni alcune imprese hanno chiesto di partecipare al mercato di Campagna Amica in via Broletto a Mantova”, dice il presidente di Terranostra.