MOGLIA – “Un anno intenso e benefico”: così Albertina Capisani, presidente dell’Associazione mantovana per la ricerca sul cancro, definisce l’anno appena trascorso e che sta per concludersi tra una manciata di giorni. Due aggettivi scelti non a caso: intenso, infatti, è stato il programma degli eventi proposti, a 360 gradi, sul territorio; e benefico, perchè ogni iniziativa è riuscita a lasciare il segno nel percorso e nelle attività dell’Associazione. Il bilancio è stato tracciato lo scorso 1 dicembre, in occasione di un pranzo pro ricerca alla Scuola Arti e Mestieri di Suzzara; presente anche il consulente scientifico dell’Associazione, Dott. Stefano Sacchi.
«L’Associazione mantovana per la ricerca sul cancro di Moglia è nata il 30 novembre 2015 da un gruppo di mogliesi guidati dall’indimenticabile Arrigo Sala, che già da anni collaborava con l’Associazione “Angela Serra” di Modena, attiva nell’ambito del sostegno ai ammalati ematologi – racconta Capisani. – Attualmente contiamo 180 soci iscritti. I volontari svolgono gratuitamente tutte le prestazioni, senza alcun rimborso spese».
Vediamo allora le principali iniziative messe a segno dall’Associazione nel corso del 2019. Dal punto di vista puramente istituzionale, nel mese di ottobre è stato adeguato lo statuto secondo le disposizioni del Terzo Settore; tra le varie modifiche richieste, è stato ampliato l’oggetto sociale, ribadendo sempre l’assenza di lucro. Proseguiti anche i contributi economici per la ricerca, con il finanziamento di varie borse di studio di 18 mila euro ciascuna.
Con le scuole, grazie al supporto degli insegnanti, da diversi anni viene realizzato un progetto per cercare di educare ad un sano corretto stile di vita. Nel 2019 tale progetto, intitolato “Alimentiamo… il sapere”, è stato rivolto agli studenti delle scuole di Moglia e San Benedetto Po, con il contributo anche della Fondazione Comunità Mantovana Onlus.
Nel corso del 2019 si è tenuta, presso Corte Matilde a Bondeno di Gonzaga, una conferenza tenuto del prof. Giovanni Pellicani, direttore della Clinica dermatologica dell’Università di Modena-Reggio Emilia, dal titolo “Cosa si deve sapere per prevenire i tumori cutanei”. In seguito a questo incontro sono state programmate visite dermatologiche di prevenzione a Moglia, presso gli studi medici della Farmacia Berni e a Suzzara presso il centro Bianalisi.
Il 2 maggio presso il Museo delle Bonifiche di Moglia si è tenuta una conferenza con il prof. Massimo Pellegrini sul tema “Stile di vita e tumori: cosa c’è di nuovo?”; anche in questo caso sono seguite visite senologiche rivolte a donne di età inferiore ai 50 anni presso le farmacie di Moglia, Formigosa, Bondanello e al Centro Bianalisi di Suzzara.
Proprio a Suzzara è molto attiva la collaborazione con Tiziana Gualtieri, Luciana Scaini e Manuela Pirondini, che organizzano il pranzo di fine anno e partecipano a vari eventi suzzaresi; tra gli ultimi, in ordine di tempo, l’incontro con il dott. Gianluca Occelli, senologo e con il nutrizionista dott. Andrea Catalano presso il Centro sociale di Suzzara.
«Ad ogni evento che si organizza a Moglia e Bondanello siamo presenti con il nostro gazebo proponendo alimenti sani e distribuendo pubblicità per far conoscere la nostra associazione – aggiunge Capisani. – Siamo presenti anche a Bondeno durante la Festa dell’uva e in novembre rinnoviamo l’iniziativa “Brinda alla vita” durante la quale proponiamo una serie di vini di qualità. Non solo: quest’anno, per la prima volta, abbiamo partecipato alla Sagra di San Simone a Rolo e, visto l’interesse delle persone, presumo che questa possa essere una nuova strada per farci conoscere anche fuori dal nostro territorio».
I traguardi raggiunti dall’Associazione però non si esauriscono qui. Tra i più importanti c’è l’acquisto di un letto attrezzato con relativo comodino, per un costo complessivo di oltre 2.100 euro, donato alla Fondazione Pietro Sissa – rsa di Moglia e consegnato proprio in questi giorni. Soddisfatta ed orgogliosa la presidente Capisani: «L’augurio per il 2020? Che possa essere “intenso e benefico” come lo sono stati per noi gli ultimi 12 mesi trascorsi insieme».