BRESCELLO (REGGIO EMILIA) – Primo giorno del nuovo anno da dimenticare per gli abitanti di Brescello: la notte di San Silvestro la celebre campana “Sputnik” di Peppone e Don Camillo, che compare anche nel film del 1961 “Don Camillo Monsignore… ma non troppo” è stata imbrattata con una bomboletta di vernice spray.
«Qualcuno si è “divertito” ad iniziare il 2020 deturpando la nostra amata campana “Sputnik” – racconta il Sindaco Elena Benassi. – Come ho già ribadito più volte, il più grande nemico del nostro paese è l’inciviltà dei singoli, che per becero divertimento personale e totale incuranza della cosa pubblica, compromettono la sicurezza e la qualità della vita di tutti. Io a questo non ci sto. E lo condanno fermamente. Il nostro paese non merita questi vili gesti, ma più amor proprio, partecipazione, condivisione verso quella che è una delle realtà più caratteristiche e celebri al mondo. Diventiamo più consapevoli di tutto questo, rispettiamo Brescello e rispettiamoci reciprocamente».
Alla fine il responsabile dell’atto vandalico è stato individuato in poche ore. Si tratterebbe dello storico calzolaio del paese, Erminio Bertoli, peraltro fondatore del museo dedicato a Peppone e Don Camillo. Una protesta, la sua, contro il degrado e l’incuria dei portici di Via Giglioli dove, appunto, la campana Sputnik è collocata.
«Un gesto drammaticamente incivile che ci ha danneggiato tutti, mediaticamente ed economicamente, ma che ha danneggiato anche l’autore stesso, che al posto del dialogo ha preferito dare sfogo agli istinti più primitivi, perdendo ogni credibilità – è stato il commento di Benassi. – Pur provando umanamente pena verso quest’uomo, l’Amministrazione si è già attivata affinché elementi di questo tipo e chi li supporta rispondano delle loro azioni. Le regole del buon vivere civile non possono tollerare vandalismi di alcun tipo».