MANTOVA – Ha respinto ogni accusa, dalla violenza sessuale, alle lesioni al furto alla violenza privata. Si è tenuto questa mattina nel tribunale di Reggio Emilia, l’interrogatorio di garanzia di Nicola Benigno, il 20enne di Cutro, ritenuto responsabile in concorso con altre quattro persone dello stupro di gruppo perpetrato lo scorso 23 giugno fuori dalla discoteca Mascara ai danni di una 21enne veronese. Al gip del tribunale di Reggio Emilia l’indagato ha ammesso la consumazione di un rapporto sessuale completo ma consenziente con la ragazza. Secondo tale versione solo lui sarebbe uscito dal locale di viale della Favorita in compagnia della presunta vittima con il preciso reciproco intento di scambiarsi effusioni; il resto del gruppo non l’avrebbe mai toccata e si sarebbe presentato davanti all’auto dove i due si erano appartati solo a rapporto ormai concluso. Una ricostruzione dei fatti totalmente differente dunque da quella degli investigatori: gli altri indagati rinchiusi in carcere a Crotone e Cremona si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere. Oltre al ventenne ha fornito una propria versione anche l’unico minorenne all’epoca del fatto; quest’ultimo è stato interrogato nel carcere di Bologna.
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