SUZZARA – Antesignano della comunicazione integrata, creativo, pittore e scrittore, nonché ideatore e fondatore del Premio Suzzara: difficile incasellare l’eclettico Dino Villani in un’unica categoria, altrettanto arduo definire la sua carriera da artista (poiché definirla significherebbe inevitabilmente delimitarla). Ecco allora che, nella ricorrenza del trentennale della sua scomparsa, il Comune di Suzzara, in collaborazione con gli Amici del Premio Suzzara, gli Amici del Museo Galleria Premio Suzzara, la Fondazione Scuola di Arti e Mestieri “F. Bertazzoni” e la Delegazione mantovana dell’Accademia Italiana della Cucina, promuove un ciclo di iniziative dal titolo “Omaggio a Dino Villani. Intellettuale poliedrico” per conoscere e approfondire le infinite sfaccettature di questo personaggio tanto culturalmente prolifico: si parte domenica 27 ottobre alle ore 10.30 al Museo “Galleria del Premio Suzzara” con “Diario intimo di una raccolta di poetici disegni” a cura di Ferdinando Capisani, Fabio Cavazzoli e Domenico Pirondini. Si prosegue quindi il 10 novembre alle 10 alla Fondazione Scuola di Arti e Mestieri “F. Bertazzoni” con “Dino Villani: la storia del vulcano di idee”; conduce Vanni Buttasi con la partecipazione di Carlo Tognoli e i ricordi del giornalista Renzo Dall’Ara. Alle 11.30 presentazione della mostra “Ritratti” di Dino Villani, opere ad olio conservate presso la Scuola Arti e Mestieri, a cura di Mauro Carrera. Alle 15 invece è in programma la visita al Museo e alla mostra di disegni di Dino Villani per i soci dell’Associazione culturale “Postumia” di Gazoldo degli Ippoliti. Ancora: il 24 novembre al Museo “Galleria del Premio Suzzara” appuntamento con “Villani, Mignoni, il Premio e i documenti ritrovati” a cura di Umberto Cavenago e Marco Panizza mentre il 15 dicembre alle 10.30 alla Fondazione Scuola di Arti e Mestieri “F. Bertazzoni” spazio a “Il Cavallino Bianco e L’accademia Italiana della Cucina” con Fabrizio Binacchi e la partecipazione della scrittrice Edgarda Ferri.
«A Dino Villani si deve l’ideazione e l’organizzazione del Premio Suzzara nel 1948, il cui lascito costituisce oggi il patrimonio più corposo della Galleria del Premio – commenta l’Assessore alla Cultura Raffaella Zaldini. – Altrettanto nota la sua attività pionieristica nel campo della pubblicità, svolta in quel di Milano, città dove si trasferì per la carriera lavorativa. Villani fu soprattutto un ideatore di iniziative destinate a segnare il costume del nostro Paese, dai concorsi di bellezza come “Cinquemila lire per un sorriso” poi “Miss Italia” ai concorsi artistici, fino ai marchi di prodotti di largo consumo come il panettone Motta. Da ricordare, in particolare, la costituzione dell’Accademia Italiana della Cucina e dell’associazione dei Ristoranti del Buon Ricordo, caratterizzati dagli artistici piatti da collezione, idee probabilmente maturate nell’ambito dello storico ristorante suzzarese “Il Cavallino Bianco” gestito dalla sorella Dina e dalla famiglia Gorreri».
In anni giovanili Villani si dedicò alla xilografia, al disegno e alla pittura a olio, con risultati pregevoli. Passione, quella per la pittura, coltivata fino in età avanzata, sul filo della memoria dei paesaggi, dei personaggi e dei mestieri della civiltà contadina, al cui ricordo rimase sempre legato anche dopo il trasferimento nella metropoli milanese.