MILANO – Vendemmie e raccolti sicuri con i protocolli anti Covid, previsti da Regione Lombardia per i lavoratori stagionali. A tutti sarà effettuato il tampone gratuito in fase di assunzione e ogni giorno sarà misurata la temperatura corporea con l’esclusione temporanea dall’attività nel caso questa sia superiore a 37,5 gradi.
Lo hanno comunicato gli assessori Giulio Gallera (Welfare) e Fabio Rolfi (Agricoltura) al termine dell’incontro con i rappresentanti delle Associazioni e dei Sindacati di categoria che ha consentito di presentare e condividere le procedure di prevenzione per i lavoratori stagionali.
In primo piano viene messa la salute dei lavoratori coniugando le esigenze sanitarie con quelle economiche delle aziende vitivinicole lombarde. ”
In alcune zone della nostra regione – commenta Rolfi – la vendemmia inizia già nella prima decade di agosto. Per questo stiamo giocando d’anticipo per offrire un protocollo che sia operativo in tempi rapidi. Abbiamo come sempre collaborato con le associazioni agricole di categoria perché vogliamo che ci sia condivisione e che i lavori di vendemmia avvengano in totale sicurezza”.
Cosa dice il protocollo anti-covid
Il protocollo prevede che le ATS acquisiscano dall’INPS a partire dall’1 agosto 2020, con cadenza quindicinale fino all’1 ottobre 2020, l’elenco dei lavoratori stranieri e italiani assunti temporaneamente per le mansioni agricole stagionali (es. vendemmia, raccolta della frutta etc).
Per i lavoratori stagionali è prevista l’effettuazione dei tamponi durante la visita pre-assuntiva effettuata dal medico competente (la visita prevede l’obbligo di offerta del tampone) o comunque entro la seconda settimana di agosto per quelli già al lavoro alla data dell’1 di agosto.
Il test molecolare per la ricerca di RNA di Sars Cov-2 (tampone nasofaringeo), trattandosi di indagine di sanità pubblica in coerenza con la delibera della Giunta Regionale 3323/2020, è effettuato gratuitamente.
Ogni giorno al momento dell’ingresso in azienda deve essere misurata la temperatura; nel caso in cui sia superiore a 37,5° o comunque di sintomi simil influenzali il medico competente lo segnala attraverso gli appositi canali di comunicazione con le autorità sanitarie.
In caso di temperatura corporea superiore 37,5° o di comparsa di sintomi simil influenzali, il lavoratore deve essere immediatamente escluso dall’attività lavorativa e isolato. Viene quindi disposto il tampone anche ai contatti più stretti.
Ogni azienda mette a disposizione i Dispositivi di Protezione Individuale specifici anche in relazione all’emergenza COVID (mascherina) oltre ad adeguate quantità di gel igienizzante per le mani.
Secondo accordi locali l’ATS mette a disposizione dei lavoratori stagionali non residenti un ambulatorio dedicato a qualsiasi necessità medico-sanitaria compreso eventuali sintomi riconducibili a COVID.
Il registro di presenza quotidiano deve essere aggiornato e reso disponibile dalla azienda alla ATS nel caso di inchiesta epidemiologica.