MILANO – Grazie a un emendamento approvato stamattina dal Consiglio regionale in Lombardia chi svolge attività agrituristica potrà effettuare consegne di prodotti agroalimentari a domicilio.
Un sostegno per le quasi 1700 strutture lombarde chiuse per l’emergenza coronavirus dal 12 marzo scorso.
“Gli agriturismi svolgono attività agricola a tutti gli effetti. Così come altre realtà, in Lombardia potranno effettuare, in tempi di coronavirus, consegna a domicilio dei propri prodotti, garantendo ovviamente il rispetto delle distanze, in osservanza della normativa, per tutelare la sicurezza delle persone. Negli agriturismi lombardi si trovano prodotti locali sicuri e di alta qualità. In un momento in cui non si deve uscire di casa, è opportuno scoprire o riscoprire i sapori del territorio”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi.
In Lombardia ci sono 1688 strutture agrituristiche con la provincia virgiliana seconda, subito dopo Brescia 348 per numero di aziende: Mantova 236 a seguire, Pavia 224, oltre a Bergamo 170, Como 166, Milano 133,Sondrio 121,Varese 90,Lecco 79,Cremona 72,Lodi 33, ,Monza e Brianza 16.
“Un’opportunità importante per le nostre strutture associate – commenta Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – soprattutto in vista di Pasqua, con molte famiglie che dunque potranno ricorrere alla consegna del tradizionale pranzo pasquale, privilegiando la qualità e sostenendo al tempo stesso aziende locali. In un momento in cui non dobbiamo uscire di casa, ecco che possiamo comodamente assaporare prodotti sani e di qualità”.
“Bene via libera di Regione Lombardia” commenta Giuseppe Groppelli, presidente di Terranostra Mantova l’associazione per l’agriturismo promossa da Coldiretti. “Sono già quattro gli agriturismi mantovani che si sono resi disponibili, ma sono certo che nei prossimi giorni anche altri aderiranno al servizio che permetterà ai cittadini di gustare i piatti della tradizione rimanendo in casa”. “L’emendamento approvato oggi – conclude Groppelli – rappresenta un’opportunità per gli agriturismi, perché consente di riattivare l’attività di ristorazione e di portare i prodotti aziendali direttamente nelle case dei consumatori, in attesa di poter riaprire le nostre strutture e tornare ad accogliere tutti gli amanti dei nostri territori e delle nostre tradizioni enogastronomiche.
Presto sui siti delle diverse associazioni di categoria l’elenco delle strutture che hanno aderito all’iniziativa.