MILANO – Audizione questo pomeriggio del Consigliere Alessandra Cappellari presso il Consiglio per le Pari Opportunità sul progetto di legge volto al riconoscimento della figura dei Caregivers familiari.
“L’incontro di oggi si è reso necessario per avere il parere del Consiglio delle Pari Opportunità in merito al progetto di legge sul riconoscimento del Caregivers quale tassello fondamentale nella rete di assistenza e cura per soggetti fragili o non autosufficienti. Il Gruppo Lega ha presentato questo progetto di legge che tiene conto dei bisogni emersi durante la pandemia e delle nuove opportunità date dalla legge 22/21” dichiara la Cappellari.
“È bene ricordare come Regione Lombardia, nel corso del 2021, ha riconosciuto al Fondo Caregivers un assegno per il supporto del lavoro di cura e assistenza con priorità alle persone con disabilità grave e gravissima e coinvolgendo le ATS e ASST – aggiunge Cappellari. Il Pdl n.208 prevede, tra le varie finalità del testo, le azioni che la Regione, in collaborazione con ATS, Enti locali, medici di famiglia e pediatri metterà in campo per sostenere e integrare la figura del Caregivers familiare nell’ambito delle prestazioni di cura e assistenza domiciliare”.
“Si dispone inoltre l’intervento della Regione, attraverso appositi bandi a favore delle associazioni di volontariato, per progetti finalizzati all’attivazione di reti solidali e gruppi di auto-mutuo aiuto destinati ai Caregivers. Ritengo inoltre che sia fondamentale designare questa figura all’interno della rete di assistenza e cura che, oltre ai riconoscimenti economici, possa essere valorizzato come parte attiva del sistema” sottolinea Cappellari.
“Quello di oggi con il Consiglio per le Pari Opportunità è stato un incontro utile e proficuo per affrontare un tema sempre più attuale. Il presidente della Commissione sanità, il collega Emanuele Monti (Lega), è già disponibile a recepire le proposte, e tutti quelli che possono essere i miglioramenti, per rendere sempre più parte integrante del mondo dell’assistenza la figura dei Caregivers familiari” conclude Cappellari.