OSTIGLIA – “Je Danse” è il progetto musicale ideato da Stefano Freddi con la voce di Denise Dimé con l’obiettivo di recuperare la forte tradizione musicale, corale e culturale dei villaggi tribali del Camerun circostanti la città di Douala e trasferire la sensibilizzazione all’intercultura. Le lingue utilizzate per i testi delle canzoni sono i dialetti orali delle tribù malimba, bacoco e batanca. I canti riguardano la vita degli abitanti dei villaggi attigui alla città moderna, ormai di stampo occidentale e parlano di convivenza e di un ritmo di vita ormai dimenticato e lontano dalla nostra cultura ma che ancora risiede nella loro memoria.
Il progetto è approdato all’istituto Comprensivo del Po, alla secondaria di primo grado di Ostiglia, inserito nel Piano di Diritto allo Studio con la collaborazione del Comune di Ostiglia, e sarà presentato al pubblico in un concerto organizzato martedì 18 febbraio, alle ore 20.30, al Teatro Monicelli, dove insieme ai protagonisti si esibiranno anche gli studenti che in classe hanno imparato ed elaborato alcuni brani strumentali e vocali.
Attraverso le moderne tecnologie di editing audio-video è stato possibile estrapolare dei brevi “refrain” corali di intere tribù ottenuti da alcuni recenti filmati girati nei momenti di vita quotidiana che raccontano il trascorrere delle giornate, da cui sono state estratte anche le miniature a corredo di questa presentazione. Questi estratti sono parte integrante dei brani composti e sono stati la fonte di ispirazione di partenza attorno ai quali sono nate le melodie e le ritmiche dei brani. Grazie alla collaborazione con alcuni abitanti dei villaggi più giovani è stato possibile tradurre i testi orali degli estratti in lingua francese. Successivamente sono stati attentamente tradotti in italiano per poter comprendere interamente il significato delle diverse forme del canto: preghiera, festa, preoccupazione, sgomento.
I testi delle canzoni sono intepretati da Martin Denise Elessa (in arte Denise Dimé) originaria di Douala, che custodisce nella memoria questa tradizione orale. Denise è arrivata dai villaggi del Camerun in Italia all’età di circa 3 anni, grazie all’aiuto di una famiglia della provincia di Vicenza che si è presa cura dell’affido.
L’orchestrazione, l’arrangiamento e la composizione delle musiche e i testi sono di Stefano Freddi, pianista tastierista e chitarrista del progetto di Denise Dimé.
Sul palco anche Riccardo di Vinci, al basso elettrico e contrabbasso, Nicola Cipriani, alle chitarre, Gian Maria Tonin alla batteria e percussioni.
Il concerto è aperto a tutti.