OLTREP’ MANTOVANO – “Il Po è una ricchezza straordinaria, le tante storie e i tanti siti produttivi attorno a questo fiume devono tornare al centro delle politiche regionali. Noi vogliamo più controlli sulla qualità delle acque, il rifinanziamento dei contratti di fiume e la promozione di un grande Patto per l’Acqua”. E’ quanto dichiarato ieri dal candidato presidente del centro sinistra di Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino durante la sua visita che ha toccato vari comuni dell’Oltrepò mantovano dove il candidato ha auspicato di poter ritornare da presidente per “avviarne il rilancio”.
Majorino, accompagnato anche dai candidati consiglieri dem mantovani, ha evidenziato come in questo territorio siano mancati “impegno e spinta da parte di Regione Lombardia. Noi comunque ci saremo e ci impegneremo, anche perchè la conclusione del ponte sia un priorità per la Regione” ha sottolineato andando personalmente a San Benedetto Po a sincerarsi dello stato dell’opera alla presenza del sindaco Roberto Lasagna e di alcuni responsabili del Comitato Vogliamo il Ponte.
In mattinata il candidato si è recato a Viadana dove ha inaugurato il nuovo comitato elettorale insieme ai segretari del Coordinamento Circoli Pd Oglio Po, al sindaco di Bozzolo, Giuseppe Torchio e al segretario dem di Viadana Stefano Bini.
Poi il trasferimento a Suzzara, “in un territorio dell’Oltrepò Mantovano che resiste allo spopolamento grazie alle tante diverse realtà che sono insediate sul territorio” aggiunge Majorino che ha incontrato il sindaco Ivan Ongari, l’assessore ai servizi sociali Alessandro Guastalli e visitato la Rsa Boni”.
Infine il passaggio a Revere dove il sindaco di Borgo Mantovano nonchè presidente del Consorzio Oltrepò mantovano Alberto Borsari ha messo in evidenza le tante carenze del territorio, da quelle delle infrastrutture alla sanità, tema quest’ultimo che il candidato presidente ha discusso anche con Annalisa Bazzi, del Comitato per l’Ospedale di Pieve di Coriano. “Da quanto sentito si capisce come Regione Lombardia in questi anni abbia operato sostenendo solo i centri urbani maggiori e lasciando in secondo piano territori come questo. Serve invece uno sviluppo delle infrastrutture e del trasporto pubblico, anche in una chiave sostenibile” ha agggiunto Majorino che da europarlamentare europeo ha ricordato: “In Europa ci sono risorse per il trasporto pubblico che la Lombardia non intercetta, ma i fondi ci sono, serve una super tecnostruttura che sia in grado di recuperarli a Bruxelles e di investirli poi sul territorio”.