Il 20 agosto parte la vendemmia in Lombardia. Annata regolare quindi, almeno come tempi nelle zone dello spumante, dove, ogni anno, dopo ferragosto si inizia a vendemmiare.
Leggermente in ritardo invece nel mantovano. “L’annata 2019 è leggeremente in ritardo – dice Corrado Cattani, presidente del Consorzio vini mantovani – ma siamo nella norma come stagionalità, ora vedremo cosa succederà visto che le previsioni danno un settembre con +25% di pioggia rispetto allo scorso anno”.
Stagione leggemente indietro nel basso mantovano “Abbiamo circa un settimana di ritardo – spiega Luciano Bulgarelli, presidente della Cantina di Quistello – la qualità è buona e a parte qualche zona con danni dovute alla grandine, dove ci sarà qualche perdita di quantità, per la qualità non dovrebbero esserci problemi”.
Dati della Regione Lombardia dicono che le annate 2017-2018 hanno registrato esportazioni record. E nel mantovano?
“L’export è in aumento perchè il mercato interno è saturo – spiega Bulgarelli – per questo si cercano nuovi mercati. L’offerta è tanta, ma i vini lombardi e mantovani si difendono bene. Si cercano sempre più mercati di nicchia“.
Dello stesso avviso anche Cattani: “Fortunatamente l’andamento del settore vino è un mondo a parte rispetto agli altri settori economici, finchè c’è l’export che fa da traino, non possiamo lamentarci. Nell’alto mantovano – prosegue Cattani – la vicinanza al Lago di Garda e la presenza dei turisti stranieri aiuta molto, il mercato italiano è costante,l’export è in crescita perchè si esporta in paesi che prima erano sconosciuti”.
Sul territorio Lombardo si produce quasi il 90% del vino di denominazione di qualità con 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT.