Castiglione, trovato in zona Valle il corpo di Yana Malayko

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – E’ stato ritrovato oggi a Castiglione delle Stiviere in via Benaco, attorno alle 15.15, proprio al confine con la provincia bresciana, il corpo di Yana Malayko, la barista 23enne di origini ucraine scomparsa lo scorso 20 gennaio da Castiglione dove viveva e lavorava.
Le ricerche erano sempre proseguite negli ultimi giorni grazie all’impegno di alcuni volontari e del padre di Yana, Olexandr. Da ieri erano ripartite anche quelle ufficiali da parte dei carabinieri. Oggi pomeriggio, proprio da parte di una squadra di carabinieri, la tragica scoperta: il cadavere è stato rinvenuto nei pressi di una centrale elettrica, sotto una catasta di legna. La zona di confine tra Castiglione e Lonato, era stata particolarmente battuta nei giorni scorsi, grazie al raffronto, da parte degli investigatori, delle celle agganciate dai cellulari di Dumitru Stratan, l’ex fidanzato di Yana in carcere con l’accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Il luogo del ritrovamento in particolare non è lontanto da quello in cui Dumitru era rimasto impantanato con la propria Mercedes la mattina dopo della scomparsa di Yana. Il corpo della giovane era avvolto in un fagotto. Tra i primissimi oggi ad arrivare sul posto Olexandr, il padre della ragazza e il suo avvocato Angelo Lino Murtas: anche loro del resto avevano concentrato le ricerche nella stessa zona. “Bene che l’abbiano trovata ma sono davvero dispiaciuto per Olexandr che ancora sperava di poter rincrociare gli occhi sorridenti della figlia” ha spiegato l’avvocato.
Sul posto ci sono i carabinieri e il magistrato titolare delle indagini. In corso le operazioni della Scientifica per i primi rilievi in presenza della Procura, che coordina delle attività. All’esito – si legge in un comunicato congiunto di Procura e carabinieri – avverrà lo spostamento del cadavere per gli accertamenti tecnici e l’autopsia che potrebbe essere eseguite già domani o dopodomani.

fotografie Giornale di Brescia (Gabriele Strada Neg)

Intanto sui social i gruppi di volontari che hanno collaborato alle ricerche ringraziano tutti coloro che hanno collaborato per trovare il corpo della giovane. Stasera i volontari si raduneranno con una candela in via Albana per ricordare Yana.

PAPA’ OLEKSANDR RINGRAZIA I VOLONTARI: “SIETE STATI SPECIALI”

In tarda serata, l’avvocato Angelo Lino Murtas, legale di parte civile, ha ringraziato i volontari, anche a nome del padre di Yana, Oleksandr: “Grazie di Cuore, a nome mio e del Papà Oleksandr, a tutti voi volontari che con massimo impegno ci avete aiutato in tutti i luoghi più difficili, nel fango e nell’acqua, al buio, alla luce e al freddo, per trovare Yana viva. L’abbiamo trovata invece addormentata per sempre, con i suoi occhi meravigliosi chiusi, ma il sorriso splendido sulle labbra per salutarvi per l’ultima volta. Siete stati tutti Speciali!!”

LA VICENDA

Il 33enne moldavo ex fidanzato di Yana, ritenuto responsabile del suo omicidio e dell’occultamento del suo cadavere rischia l’ergastolo. Ora l’autopsia chiarirà anche le modalità dell’omicidio avvenuto al termine di una lite, dopo che Dumitru aveva attirato l’ex fidanzata alle 2 di notte nell’appartamento con la scusa che il loro cagnolino, il quale dopo la rottura della relazione era stato affidato a lui, stava male.

Prima che quella notte Yana arrivasse, lui aveva manomesso la telecamnera dell’appartamento e la ragazza aveva notato la cosa comunicandolo via chat al ragazzo che si era da poco messa a frequantare e con cui aveva passato le ore precedenti. Nonostante ciò le telecamere esterne del condominio lo avevano ripreso mentre caricava sulla sua auto il sacco con il corpo ed altre lo avevano immortalato mentre si dirigeva fuori dall’abitato di Castiglione, verso zona Valle dove poi è anche rimasto impantanato con la sua Mercedes come raccontato da un testimone. Il giovane aveva anche tentato di depistare le indagini inviando alla sorella, dopo le 5 del mattino del 21 gennaio, un paio di messaggi con il telefonino di Yana, per simulare che questa volesse allontanarsi volontariamente per un po’ di tempo.

La relazione tra Yana e Dimitru si sarebbe interrotta nel periodo di Natale dopo un periodo con numerose liti a causa della vita non regolare che lui conduceva e delle continue sceneggiate di gelosia. Alla sorella la mattina dopo dell’omicidio il giovane aveva confessato: “L’ho ammazzata come lei ha ammazzato me” riferendosi alla rottura della loro relazione ma soprattutto al legame che Yana aveva intrecciato con un ragazzo che frequentava la loro stessa compagnia.