MANTOVA – Uno spettacolo nello spettacolo. Quello del passaggio del Giro d’Italia sullo sfondo di uno degli skyline più belli del mondo. Così Mantova oggi pomeriggio ha salutato la 104esima edizione della Corsa rosa che, passando per otto comuni del territorio virgiliano, ha omaggiato Learco Guerra che 90 anni fa vestì, proprio a Mantova, la prima maglia rosa.
Migliaia le persone ai lati delle strade ad attendere i ciclisti, e poi a incitarli e ad applaudirli al loro passaggio, con l’entusiasmo alle stelle, giovani, anziani, bambini, intere famiglie, tutti in prima fila a bordo strada per assistere da vicino a questa corsa che da oltre un secolo riesce a unire le persone da nord a sud dello Stivale.
E l’entusiasmo cresceva alla vista del corridore di casa, il buscoldese Edoardo Affini, giunto poi secondo al traguardo. Per lui una vera e propria passerella d’onore con il momento clou davanti al castello di San Giorgio quando Affini si è portato in testa al gruppo per salutare i suoi fan e tutti i tifosi mantovani.
Quest’anno il Giro ha rappresentato anche un altro passaggio verso l’agognato ritorno alla normalità.
E così da Ostiglia a Sustinente, e poi Governolo, Bagnolo San Vito, Cerese, Mantova, Ghisiolo e Castelbelforte, è stato un pomeriggio di festa con i paesi vestiti in rosa tra palloncini, coccarde e striscioni.
La tredicesima tappa del Giro, partita da Ravenna questa mattina, e che anche a Mantova aveva visto i tre fuggitivi Marengo, Rivi e Pellaud anticipare il gruppo, si è conclusa a Verona. Vince Nizzolo che beffa Affini proprio sul traguardo dopo che il mantovano aveva provato, con uno scatto, ad anticipare la volata. Bernal maglia rosa.
Un secondo posto comunque strepitoso per Affini a coronamento di una gran bella giornata di festa per le strade della sua Mantova.
Si ringrazia Gino Giacomini per le immagini da Bagnolo San Vito e Antonio Raguseo per le immagini dall’alto realizzate col drone. Un grazie per la puntuale e preziosa collaborazione al collega Luca Giacomelli.