MANTOVA La “Città di Giulio Romano” si presenta con il suo ricco programma di eventi espositivi e proposte culturali dedicate al maestro manierista che saranno di scena fino a giugno 2020. Un ricco programma ideato in sinergia tra e principali istituzioni del territorio, ad iniziare dalle grandi mostre in arrivo, dal 6 ottobre, così come i tanti eventi collaterali in città e in diversi centri della provincia. Sul sagrato della rotonda di San Lorenzo i diversi protagonisti dell’evento questa mattina hanno così presentato la parte che gli compete. Il direttore del Ducale Peter Assmann ha messo in evidenza il lavoro che si è portato avanti da anni per la mostra e un’ ulteriore attività che metterà in discussione il rapporto tra Raffaello, dato che il 2020 sarà l’anno a lui rivolto, e l’allievo Giulio Romano. L’esposizione al Ducale sarà, inoltre, occasione per poter ammirare la Galleria della Mostra restaurata e visitabile per la prima volta dopo il sisma. Per il sindaco Mattia Palazzi questa occasione sarà analoga a quella data nel 2016 da Mantova capitale italiana della cultura
Tante le novità con cui si presenta in occasione della mostra ma già da oggi fruibili Palazzo Te come il book shop e la zona bar. In attesa dell’arrivo dello spazio per i bambini. E l’anno di Giulio Romano diventa l’occasione anche per recuperare gli emblemi della città legati al suo nome come Porta Giulia a Cittadella. E’ il sovrintendente Gabriele Barucca ad annunciare un investimento di 500 mila euro per il suo recupero. Tra le opere invece a cui si sta già lavorando ci sono le Pescherie, con la Fondazione a questo deputata, che vedranno a dicembre anche l’apertura dell’accesso al Rio. E poi il Duomo, il Polirone a San Benedetto, la Basilica di Santa Barbara e molti altri luoghi della provincia, tutti diventeranno grandi protagonisti dell’anno giuliesco in un lavoro di squadra che mai prima si era riusciti a concretizzare.