SAN BENEDETTO PO – Regione Lombardia convocherà la prossima settimana un tavolo sulla questione ponte di san Benedetto Po a cui sarà chiamata anche Toto. Bisogna fare in fretta, perchè il 31 luglio il ritardo del cantiere supererà i 110 giorni stabiliti nell’ultimo accordo tra Provincia e impresa e scatterebbero così le condizioni per la rescissione del contratto.
Praticamente tutti i soggetti hanno sollecitato l’assessore regionale alle infrastrutture Claudia Maria Terzi a convocare un tavolo dove possano confrontarsi Provincia e Toto, dai sindaci al consigliere regionale Alessandra Cappellari che ha ricordato come da un anno a questa parte lei stessa continui a chiedere un tavolo, coordinato da un soggetto terzo, in cui siano presenti sia la Provincia che l’impresa.
Alla luce delle molteplici sollecitazioni (al vertice in videoconferenza hanno preso parte i sindaci Lasagna, Malavasi, Penna e Aporti, i tre consiglieri regionali Cappellari, Forattini e Fiasconaro, il presidente della Provinciale Morselli e il dirigente dell’Area Infrastrutture e Trasporti di Palazzo di Bagno Giovanni Urbani e i rappresentanti del Comitato Vogliamo il Ponte Cavazzoli, Braghiroli e Lavagnini) l’assessore Terzi ha evidenziato come la Regione, nonostante non sia stazione appaltante (è la Provincia ndr) ha il dovere di convocare al più presto il vertice per salvaguardare i 30 milioni di euro stanziati dalla stessa Regione.
“Bene che l’abbia dichiarato – dicono a più voci i sindaci – peccato che avessimo giù coinvolto l’assessorato regionale anche un anno fa e da allora non è successo nulla”.
Ma adesso appunto il tempo stringe visto che aleggia lo spettro di rescissione di un contratto che costringerebbe a un nuovo appalto dove, vista la situazione di partenza, non sarebbe nemmeno scontata la partecipazione di qualche soggetto. Nessuno tra l’altro vuole pensare ai tempi a cui si andrebbe incontro con un nuovo appalto.
La Provincia intanto si è mossa per vie legali annunciando anche un’azione che “dovrebbe far si che Toto riprende al più presto i lavoro.”
Palazzo Di Bagno si è infatti costituito nel giudizio promosso da Toto Costruzioni per l’accertamento della legittimità della sospensione dei lavori ex art 1460 c.c., chiedendo il rigetto della domanda e chiedendo, in via riconvenzionale, la condanna dell‘impresa all’adempimento del contratto e quindi alla ripresa dei lavori. Per anticipare gli effetti di questa domanda di condanna, questa mattina è già stato depositato un ricorso cautelare urgente ex art. 700 c.p.c. in corso di causa per ottenere l’ordine immediato di riapertura incondizionata del cantiere e di ripresa immediata dei lavori per la prosecuzione sino al completamento senza interruzioni. “Attendiamo quindi – dicono dalla Provincia – che il Tribunale fissi subito, come richiesto nel più breve tempo possibile per l’urgenza, la data dell’udienza di discussione del ricorso ex art. 700 c.p.c”.