MANTOVA – La Pope non è più un miraggio. Questa mattina Palazzo di Bagno ha presentato lo schema di accordo di collaborazione per la realizzazione del completamento della variante di Poggio Rusco alla S.P. ex S.S 496 Virgiliana, meglio noto come quarto lotto della Pope. Un ulteriore intervento, che si va ad aggiungere ai tratti già realizzati, che permetterà di migliorare significativamente la viabilità dell’Oltrepò mantovano in un’ottica anche di sviluppo delle aziende locali. Un’opera, infatti, definita “strategica” dal vicepresidente della Provincia di Mantova Palo Galeotti, questa mattina presente con Alessandra Cappellari, consigliere Regione Lombardia; Luca Malavasi, sindaco di Quistello; Fabio Zacchi, sindaco di Poggio Rusco; Angela Zibordi, sindaco di San Giovanni del Dosso ed Antonio Covino, dirigente area lavori pubblici e trasporti di Palazzo di Bagno.
Un incontro, quello di oggi, che si è focalizzato sui tratti 3 e 4 della Pope, l’asse di collegamento tra Poggio Rusco e Pegognaga e collega i territori al casello autostradale di Pegognaga. “Stiamo cercando di portare avanti questo progetto – ha detti Covino -; abbiamo già realizzato la Pope 1 e la pope 2. Oggi facciamo un accordo per la Pope 4 con i Comuni”. Un progetto, quello di questa importante opera, che prevede riqualificazioni e nuove infrastrutture. “I primi 3 tratti sono stralci della tangenziale sud di Quistello che interessano, appunto, Quistello e San Benedetto Po – ha ricordato Covino, che ha continuato -. Con la Pope 3 sarà completata la tangenziale nel tratto di Quistello”. Un progetto tanto importante quanto oneroso: serviranno, infatti, 7,5mln quasi tutti finanziati da Regione Lombardia. E proprio grazie alle risorse che la Provincia ha così potuto recuperare sarà possibile realizzate anche il lotto 4 che prevede il completamento della circonvallazione di Poggio Rusco: una parte era già stata realizzata da Anas ed ora si andrà a realizzare il tratto mancante.
Intanto, se la Pope 3 è in fase di progettazione definitiva e presto sarà convocata una Conferenza di servizi, per il 4° tratto c’è già un accordo politico (in questo caso la progettazione coinvolge anche il Comune di San Giovanni del Dosso, dove sarà fatta una rotatoria all’ingresso del paese che porterà ulteriori benefici al territorio). Il valore della Pope 4, secondo lo studio di fattibilità a disposizione di Palazzo di Bagno, è di 7mln di euro di cui 4.590.000 finanziati dalla Provincia di Mantova; 250mila euro dai Comuni di Poggio Rusco e Quistello, 10mila da San Giovanni del Dosso e 1,9mln da Regione Lombardia.
Importanti passi avanti, insomma, di cui si sono detti soddisfatti i vari enti coinvolti e come questa mattina ribadito dai presenti. “Il lotto 4 era impensabile fino a poco tempo fa . ha detto Zibordi -. Grazie a questo recupero di finanziamenti abbiamo la possibilità di fare un ulteriore tratto che con la messa in atto del ponte di San Benedetto Po costituisce un forte valore aggiunto per i nostri territori“. Soddisfatto anche il sindaco Malavasi che ha ricordato come “Nel 2010 abbiamo inaugurato il primo tratto e considerando le emergenze di questi anni credo sia un bel risultato. Una testimonianza di come il lavoro di squadra paghi. Liberiamo alcune vie del centro storico dal traffico pesante e le aziende delle aree industriali avranno vie più comode di quelle attuali. I prossimi amministratori – conclude – dovranno pensare al tratto tra San Giovanni e San Giacomo“.
Plauso poi a Regione Lombardia e Provincia dal sindaco Zacchi che ha rimarcato come “questa volta hanno voluto guardare avanti e completare l’asse della Pope per raggiungere la SS12, che era l’obiettivo più importante. Decongestionare il ponte di Ostiglia è fondamentale per la viabilità dell’Oltrepò mantovano. Questi tratti della Pope sembravano miraggi, invece, ora abbiamo un cronoprogramma che ci porta all’inizio del prossimi anno per i lavori del terzo tratto. Questo vuole dire che in 4 anni avremo una viabilità rivoluzionata“, ha aggiunto. “E’ bello vedere qua tutti gli enti che hanno lavorato insieme – ha poi concluso il vicepresidente Galeotti -, é un lavoro impegnativo ma i Comuni sono stati uniti nel rappresentare le esigenze e questo è stato un valore aggiunto. Spesso si dice che la politica non ha sguardo a lungo termine noi, invece, stiamo guardando ad una programmazione strategica ed avanti nel tempo“.