S.Benedetto, Bottani: a febbraio 2023 le auto transiteranno sul nuovo ponte in alveo. Appello bipartisan: serve il commissario

S.Benedetto, Bottani: a febbraio 2023 le auto transiteranno sul nuovo ponte in alveo. Appello bipartisan: serve il commissario

SAN BENEDETTO PO – “Entro il 14 febbraio 2023 le auto transiteranno sul nuovo ponte di San Benedetto Po in alveo in posizione provvisoria”. E’ la promessa del presidente della Provincia Carlo Bottani fatta ieri sera durante il Consiglio Comunale aperto tenutosi  a San Benedetto Po, su richiesta sia della maggioranza che dell’opposizione. Un’assemblea consiliare partecipatissima con in aula pure i tre consiglieri regionali Cappellari, Forattini e Fiasconaro e, collegati in streaming, i deputati Dara e Zolezzi. Presente anche il presidente di Confartigianato Mantova Lorenzo Capelli, il presidente della Sezione locale di Confcommercio Dino Barbi e il portavoce del Comitato Vogliamo il Ponte Sandro Cavazzoli.
E’ il sindaco Roberto Lasagna, dopo aver sinteticamente ricordato le vicende del ponte, a rimaricare la “necessità della nomina di un commissario con poteri derogatori” ma il primo cittadino chiede anche “alla Provincia di collegare al più presto il ponte nuovo in alveo con quello in golena, per garantire almeno il transito delle auto”.
L’ipotesi di un commissario sembra essere condivisa da tutti ma la questione è: “si potrà davvero fare questa nomina?”. Lasagna riporta infatti la nota del leader di Azione Carlo Calenda che, sentito il capo di gabinetto del Ministro Giovannini, ritiene difficile il percorso del commissariamento. Difficoltà che viene evidenziata pure da Capelli.
Anche il presidente del Consorzio Oltrepò Mantovano Alberto Borsari, con un intervento molto applaudito, ribadisce la “richiesta del commissariamento” e sottolinea che nel territorio “si sono persi cittadini e imprese e che le risorse arrivate con il post sisma rischiano di essere inutili, perché mancano le infrastrutture”.
I punti interrogativi però sono molti come quelli evidenziati dal consigliere comunale Oscar Porcelli che chiede: “perché non è stato pubblicato il parere legale della Provincia? È stata coinvolta l’anticorruzione? Perché non è stato trovato l’accordo con Toto, nell’ambito dell’incremento del 50% dei costi dei lavori?”.
Bottani spiega così che “il 6 maggio aveva fatto la proposta di chiusura del ponte per terminare l’opera ma dopo l’incontro con gli avvocati di Regione Lombardia vi sono state due certezze: non si va oltre il 50% dell’affidamento principale, e occorre un affidamento pro veritate anche per affidamento all’interno del 50%. Tutti i successivi approfondimenti hanno consigliato di non procedere – continua Bottani – Entro 10 giorni, faremo pervenire all’Autorità Anti Corruzione tutte le proposte per avere un indirizzo per raggiungere una decisione. La nota sarà predisposta dall’avvocato Arrigo Gianolio. Il Prefetto di Mantova si impegna a velocizzare l’iter. Entro San Valentino 2023 avremo il ponte in alveo collegato, con il bypass a Bagnolo e la passerella lato San Benedetto tra la parte in alveo e quella in golena. In parallelo, partiremo con la progettazione del ponte in golena. Siamo concordi con un commissariamento light, come proposto da Andrea Dara, per ridurre i tempi di una nuova gara. Ma non è scontata la risposta positiva al commissariamento” ha dichiarato il numero uno di Palazzo Di Bagno che ha espresso solidarietà ad Alfonso Toto per la revoca della gestione autostradale dei Parchi.
Quanto illustrato da Bottani viene rimarcato anche dal dirigente dell’Area Lavori Pubblici della Provincia Antonio Covino che dichiara: “Entro febbraio 2023 vedrete il raccordo lato Bagnolo con il ponte nuovo in posizione transitoria ed una piastra Metallica che assicurerà il collegamento tra il ponte nuovo in alveo in posizione provvisoria ed il ponte golenale attuale. Con l’impegno a rendere l’opera tutta antisismica da sponda a sponda”.
Da Roma intervengono i deputati della Lega Andrea Dara e del M5S Alberto Zolezzi. “Mi fa piacere che tutti abbiano lavorato per presentare emendamenti al decreto che sarà in discussione la settimana prossima – dichiara Dara – La soluzione è la nomina di un commissario straordinario, come per il ponte di Genova, per bypassare le norme degli appalti che sono lunghissime”.
Zolezzi, convinto che la figura di un commissario può essere nominata, rimarca che “bisogna trovare un canale diretto con il Ministero per velocizzare la procedura” l’idea di “Un commissario magari non per il singolo ponte, ma per tutti i ponti della Pianura padana (183 grandi ponti su 250 in Pianura padana sono ammalorati). Anch’io mi rivolsi ad Anac nel 2015 chiedendo se era possibile mettere a gara solo il ponte in alveo e non quello in golena – prosegue il deputato pentastellato – Domani inoltrerò un’interrogazione al Ministero delle infrastrutture per aggiornare la situazione. Spero che, indipendentemente da come andrà l’emendamento, arrivi il Commissario perché il Governo si è impegnato a mettere uno o più commissari per i ponti del Po”.
In aula sono intervenuti anche i consiglieri regionali. “Serve un commissario ad acta, non uno a caso, ma uno del territorio, con poteri straordinari, come per il ponte di Genova” dichiara Alessandra Cappellari.
“In passato, nonostante i ritardi della Toto Costruzioni, era stato detto di andare avanti con l’impresa. Stiamo andando dunque in una direzione diversa da quella concordata tra tutti noi in passato – sottolinea invece Antonella Forattini – Anche dal Prefetto, avevamo detto che si doveva andare avanti con Toto perché così saremmo andati avanti più spediti con i lavori. Quindi, ok al commissario, ma cerchiamo anche un’altra strada perchè l’opera deve essere comunque finita”.