SAN BENEDETTO PO – Dopo l’incontro di questa mattina in cantiere alla presenza dei tecnici di Provincia, Aipo, Toto e Fagioli, il confronto su come procedere per creare le condizioni di sicurezza per posizionare il secondo arco del nuovo ponte di San Benedetto, è proseguito nel pomeriggio in video conferenza alla presenza anche dell’ingegner Luigi Mille direttore di Aipo.
La soluzione proposta già questa mattina da Toto è stata ritenuta percorribile ed è la seguente: per sostenere la scarpata dell’argine al piede, verranno infisse dall’alto delle palancole (elementi di sostegno verticali in metallo) che realizzeranno un palancolato di 50 metri di estensione in modo da poter effettuare il dragaggio sull’altro piede dell’argine. In questo modo il pescaggio della barge, la grande piattaforma galleggiante, verrà assicurato e quindi questa potrà essere collocata nella posizione idonea a consentire il varo del secondo arco del ponte.
Il varo si è fermato perchè erano venuti a crearsi problemi di stabilità dell’argine. Dato che il Po era troppo basso e quindi la barge non aveva il pescaggio d’acqua sufficiente, i tecnici di Toto – come spiegano dalla Provincia – aveva inciso l’argine togliendo del terreno, operazione che aveva creato però dei piccoli smussamenti. Il sistema di palancole consentirà invece di sostenere la scarpata dell’argine e la barge si potrà accostare consentendo la ripresa delle operazioni di varo in sicurezza.
Queste dovrebbero durare quattro giorni. Per cui se tutto procederà regolarmente, il varo potrebbe riprendere già nel corso del prossimo fine settimana. Domani inizieranno i lavori ma chiaramente per avere tempistiche più precise, bisognerà vedere giorno dopo giorno come procederanno le attività.