MANTOVA – Il Kaos Mantova centra l’obiettivo: è final eight di Coppa Italia. I festeggiamenti sono iniziati nella serata di ieri, con i risultati degli anticipi, che hanno visto favorire le combinazioni necessarie al Mantova per raggiungere questo traguardo. La vittoria sul Latina per 10-2 è la dimostrazione di una buona prova di forza, che arriva dopo l’eliminazione dalla Coppa Divisione.
Davvero tutto facile per il Mantova. Il Latina si presenta al NeoLu con una nutrita presenza di ragazzini e questo sicuramente ha agevolato. Tre minuti di studio e poi il vantaggio del Mantova con una puntata precisa e potente di capitan Leleco che non lascia scampo a Rango. Immediata la risposta del Latina con la rete di Palmeggiani. Botta e risposta. Il temo di rimettere il pallone in gioco e Leleco riporta i suoi in vantaggio. Al 14’ azione rocambolesca: contropiede dei laziali, Ricordi ribatte e serve sulla corsa Salas che solo davanti a Rango porta a 3 i gol del Mantova. Qualità di palleggio e velocità di trasmissione del pallone. Il Mantova si rende così superiore ai laziali e trova in questo modo il poker con Dimas. A 2′ dalla fine c’è spazio anche per il quinto gol con Poletto, che deve solo spingere in rete un assist perfetto di Dimas.
Nella ripresa pronti, via ed è subito gol, con un Micheletto strepitoso. Il Mantova crea e il Latina fatica ad arginare la manovra offensiva virgiliana. Gli unici spunti dei laziali, arrivano dai piedi di Palmeggiani, che ha gamba, ma poca lucidità sotto porta. Il Mantova invece sotto porta non sbaglia un colpo. Poletto al 6’ porta a sette le marcature con un gran tiro, potente che finisce sotto gli incroci, che diventano otto qualche istante dopo con Kytola. La squadra di Milella addormenta il gioco e il Latina non riesce ad approfittarne. Dimas mostra ottime qualità anche in fase difensiva. Nei minuti finali, Palmeggiani sigla il raddoppio per i suoi e Micheletto risponde con la nona marcatura. I biancorossi rispondono con Micheletto e Salas che portano a 10 le marcature dei virgiliani.
