(Adnkronos) – Cedere o non cedere alla tentazione. Archiviare una carriera di successo per un impegno politico di governo o restare al proprio posto. Il dilemma riguarda diversi grandi manager in queste ore, così come è già successo in passato, tra i passaggi effettivamente compiuti e quelli solo ipotizzati, a ogni tornata elettorale. Il Consigliere delegato di Intesa SanPaolo, Carlo Messina, è tra questi, tirato in ballo da rumors e indiscrezioni.
Oggi, però, si è espresso con decisione. Possibile un futuro da ministro dell’Economia? “Non succederà in nessun caso. Sono pienamente impegnato a realizzare il piano d’impresa della banca. Sono un manager ed è impensabile che mi trasformi in un politico o in un ministro tecnico”. Il banchiere parla in conference call con gli analisti per presentare i conti del primo semestre, e ha chiuso la porta a una discesa in campo: “Continuerò a gestire Intesa Sanpaolo, che è la mia famiglia”.
Messina ha anche parlato, più in generale, del clima nel Paese e del rischio di instabilità. “Non sono affatto preoccupato dalla situazione politica. L’Italia ha fondamentali solidi e qualsiasi tipo di coalizione che vincerà le elezioni sarà obbligata a realizzare il programma del Next Generation Eu”, ha evidenziato.
La sua valutazione, ha puntualizzato, si fonda su elementi concreti. “Anche se ci sono elementi di possibile preoccupazione, come la crescita dell’inflazione, il prosieguo del conflitto di Russia e Ucraina e una situazione politica instabile, rimangono positivo. La mia fiducia si basa sui fatti”. L’economia italiana, ha spiegato, “è molto più forte rispetto alla crisi precedente grazie a fondamentali solidi, il rapporto debito/Pil è elevato ma sostenibile, la ricchezza dei privati è una delle più alte in Europa, le imprese sono finanziariamente più solide che in passato e il sistema bancario è meglio capitalizzato rispetto alla crisi precedente”.