Tetto al prezzo del gas ancora sul tavolo, ma accordo Ue resta lontano

(Adnkronos) – L’ennesimo Consiglio Energia straordinario, come era nelle attese, produce un sltro risultato interlocutorio. Soprattutto sulla misura che da mesi entra e esce dalle soluzioni possibili: un tetto al prezzo del gas. Nel documento firmato dai Ventisette ministri riuniti a Praga, e indirizzato alla Commissione, la proposta resta sul tavolo. Ma con molti se e molti ma che rendono l’accordo lontano. “Applicare un tetto massimo o un corridoio al prezzo sul mercato all’ingrosso”, è la formula utilizzata per lasciare la porta aperta. 

A richiuderla, o quasi, sono le considerazioni che seguono. “Le opinioni divergono su questa opzione”. Non solo. Resta di fatto il dubbio “se tale misura sia possibile ed economicamente efficiente o se possa portare a razionamento, arbitraggio o sussidi”. Siamo ancora alle ipotesi e alle fasi di studio, mentre l’inverno è sempre più vicino. I ministri chiedono anche di studiare l’ipotesi di modificare i riferimenti all’indice Ttf nei contratti ma, anche in questo caso, aggiungono che al momento “le opinioni divergono”.  

La sintesi che fa la commissaria all’Energia Kadri Simson rispecchia bene il clima della riunione. La fissazione di un tetto al prezzo del gas usato per la produzione di elettricità, sul modello iberico, “è tra le proposte sul tavolo. Gli Stati hanno tenuto discussioni difficili”. La Commissione presenterà il 18 ottobre proposte che possano ottenere “il massimo consenso possibile” in Consiglio. “Vedremo nel corso del fine settimana se c’è una larga maggioranza” o no per introdurre un tetto al prezzo del gas usato per produrre elettricità. 

Tine banco ovviamente il tema dei tempi. Che sono sempre più stretti, tanto da suggerire un piano B. La preferenza della Commissione Europea è di riuscire a calmierare i prezzi del gas attraverso negoziati con i Paesi fornitori, ma “se i negoziati non saranno abbastanza rapidi” per venire incontro alle esigenze dei cittadini, allora “serve un meccanismo temporaneo per limitare i prezzi”. Nelle proposte che la Commissione presenterà “delineeremo come questo meccanismo potrebbe funzionare”, aggiunge Simson.  

Un passo avanti invece sull’ipotesi di acquisti comuni di gas. Tra i ministri dell’Energia dell’Ue c’è un “accordo generale sulla necessità di muovere verso acquisti comuni di gas entro il 2023”, conferma il ministro ceco dell’Energia Jozef Sikela. Di acquisti comuni di gas si parla dal marzo scorso, ma finora la piattaforma non è decollata, come ha spiegato il presidente francese Emmanuel Macron, perché le società energetiche erano concentrate sull’obiettivo di riempire i serbatoi, facendo scorte per affrontare l’inverno 2022-23.  

(Adnkronos)