(video di Gianni Bellesia)
MOGLIA – Celebrazioni in forma strettamente contenuta quelle del Comune di Moglia. Il sindaco Simona Maretti ha reso omaggio ai monumenti ai caduti di Moglia e Bondanello posando le corone di alloro, e ai locali cimiteri.
“Siamo chiamati a celebrare il settantacinquesimo anniversario della Liberazione – ha detto – nel silenzio e nel distanziamento sociale, costretti dall’emergenza sanitaria. Un anniversario diverso ma non privo di momenti di riflessione sulla Resistenza e sulla Lotta di Liberazione, con un pensiero a tutti coloro che ne furono protagonisti”. Il sindaco ha poi salutato il concittadino Angelo Ferraro, tra i pochi superstiti della tragedia del Laconia, mercantile carico di prigionieri, affondato da un sottomarino tedesco: “Ci ha regalato memorie e ricordi che resteranno sempre un insegnamento della capacità di resistere alla sofferenza e alla tragedia”. Commemorate le figure di Enzo Barbi e Tonino Varini, scomparsi qualche anno fa. “In queste celebrazioni ci avevano accompagnato con la loro memoria”. Infine è stato ricordato Alfeo Martini, medaglia d’argento al valor militare alla memoria e al quale è stata intitolata la scuola elementare locale, impiccato dalla brigata nera di Mirandola il 30 settembre 1944.
“La storia e i sentimenti della resistenza – ha concluso la Maretti – possono costituire un parallelismo con il momento attuale di angoscia per il futuro e di privazione della libertà, questa volta per garantire il valore fondamentale della salute. Dobbiamo rinunciare a libertà che si davano per scontate e che, superata l’emergenza, avremo la fortuna di ritrovare grazie a chi ha sacrificato se stesso per consentirci di essere liberi, ieri come oggi. Il pensiero va ai medici al personale sanitario, ai lavoratori delle attività essenziali, forze dell’ordine, protezione civile, volontari e alle innumerevoli vittime del coronavirus e alle tante persone sopravvissute alla guerra e ora annientate dalla malattia”. L’augurio finale: “Il popolo italiano sappia trovare la coesione, la forza e il coraggio di ripartire come nel 1945″.