OSTIGLIA – Si è svolta nei giorni scorsi al Teatro Monicelli di Ostiglia una conferenza sul Covid 19: presenti il primario del reparto malattie infettive, dott. Salvatore Casari, e del direttore generale del Carlo Poma di Mantova, dott. Raffaello Stradoni; moderatore il dott. Natale Casari, medico di base a Ostiglia. L’incontro è stato organizzato dal Lions Club locale in collaborazione e con il patrocinio del Comune, per cui era presente il sindaco Valerio Primavori.
Ad aprire la serata il presidente del Lions Club Ostiglia Ennio Tioli che ha sottolineato la vicinanza dell’associazione alle problematiche sociali del territorio. Illustrata quindi la situazione attuale che vede circa 38 milioni di contagiati al mondo e 1 milione di morti. In Italia la regione più colpita è ancora la Lombardia, anche se la provincia di Mantova sembra esserne abbastanza risparmiata, grazie alla propria struttura sociale fatta di piccoli borghi che ne hanno limitato la diffusione. A Ostiglia, a metà ottobre, i casi accertati erano 37, contro i 440 di Mantova. L’infettivologo ha inoltre raccontato la terrificante esperienza di cui è stato testimone nel corso della prima ondata pandemica al Pronto Soccorso del suo nosocomio. Dei 600 posti letto disponibili 400 erano occupati da pazienti Covid.
Sottolineata l’importanza dell’utilizzo dei DIP – dispositivi individuali di protezione: mascherine, igiene e distanziamento. In chiusura il dott. Casari ha illustrato gli attuali protocolli terapeutici utilizzati a Mantova, compresa la sperimentazione del plasma autoimmune da parte dei colleghi Franchini e De Donno; per i vaccini necessita, al momento, molta cautela. Da parte sua, il direttore generale del Poma, dott. Stradoni, ha espresso preoccupazione per l’aumento dei casi e ha confermato lo stato di allerta della struttura che, nel caso di ulteriori diffusioni del virus, sarebbe in grado di mettere a disposizione un rilevante numero di posti letto. Anche il numero di tamponi sarà aumentato dagli attuali 500 giornalieri a 1500, grazie all’imminente arrivo di una nuova apparecchiatura diagnostica.
La serata si è conclusa con la consegna ai relatori di alcuni caschi respiratori donati al Poma da Cereabanca 1897, sponsor della serata. Un sentito ringraziamento alla locale Croce Rossa per la preziosa presenza a supporto dell’iniziativa.