BOLOGNA – Innalzamento dal 50% al 70% dell’anticipo degli aiuti della Domanda unica Pac 2020 e dal 75% all’85% dell’anticipo per le misure a superficie del Psr (Programma regionale di sviluppo rurale) 2014-2020; attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga per i dipendenti delle imprese agricole e del settore dell’agriturismo, sia a tempo determinato che indeterminato; sospensione dei versamenti fiscali e del pagamento delle rate dei mutui bancari e dei relativi interessi e successiva rateizzazione degli importi dovuti; misure di ristoro per le aziende che stanno già subendo i contraccolpi economici dell’emergenza Coronavirus, come per esempio le disdette di prenotazioni per le aziende agrituristiche.
Sono alcuni dei principali provvedimenti sollecitati al Governo per andare in aiuto alle imprese del settore agricolo e dell’agriturismo colpite dalla crisi e contenuti nel documento, condiviso da tutte le altre Regioni italiane, che è stato presentato dal presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, collegato ieri in videoconferenza con i partecipanti all’incontro tra Governo, Regioni, Upi (Unione province d’Italia) e parti sociali sulle misure economiche da mettere in campo a favore di imprese e famiglie per far fronte alle conseguenze dell’emergenza Coronavirus.
«A fronte di una crisi che sta mettendo in difficoltà l’intero comparto, con gravi ripercussioni anche per l’export delle nostre eccellenze agroalimentari – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi – l’imperativo è la rapidità d’intervento, per questo ci siamo attivati subito individuando misure che devono essere applicate su tutto il territorio regionale. Il presidente Bonaccini ieri ha presentato al Governo le richieste più urgenti per sostenere l’agricoltura dell’Emilia-Romagna, richieste che abbiamo raccolto ascoltando le domande del mondo agricolo. Con le altre Regioni, e nell’ambito della Commissione politiche agricole, fin da domattina cominceremo ad analizzare i dettagli operativi delle misure da adottare in particolare per gli anticipi della Pac. Infine – chiude Mammi – è assolutamente necessario realizzare una forte campagna di comunicazione a sostegno del made in Italy per ribadire in modo chiaro che il virus non passa attraverso le merci e che queste, quindi, devono poter circolare liberamente».
Tra le altre misure agricole richieste al Governo dalle Regioni l’accesso facilitato al credito per garantire nell’immediato adeguate risorse finanziarie alle imprese in difficoltà, l’innalzamento da 20.000 a 25.000 euro in un triennio del tetto degli aiuti de minimis per le imprese agricole, in adeguamento al regolamento Ue 316/2019 e un deciso colpo d’acceleratore sul fronte della sburocratizzazione e della semplificazione normativa. /G.Ma