MILANO – “Parola d’ordine: ripristino delle corse ferroviarie sulla linea Brescia-Piadena-Parma“. Così il M5s regionale a fronte dei disagi che si continuano a registrare sulla stratta che ha presentato una nuova interrogazione con risposta scritta a firma dei consiglieri regionali Marco Degli Angeli e Andrea Fiasconaro.
“Obiettivo – spiegano i pentastellati – comprendere i termini e le modalità entro cui il trasporto ferroviario potrà essere ripristinato, soprattutto negli orari di punta.
L’emergenza sanitaria ha portato con sé drastici ridimensionamenti nell’attività ferroviaria, ma il graduale ripristino della normalità, l’ordinanza n.569 del 19 giugno 2020, stabilisce che la ripresa delle attività economiche e produttive porti a ripristinare la consueta programmazione del trasporto pubblico. Resta da comprendere perché, all’alba del 7 luglio, questo non sia ancora avvenuto in modo efficace ed omogeneo“.
Inoltre, come segnalato dal comitato TPT (Treno-Ponte-Tangenziale), sulla linea Brescia-Parma non risulterebbero ancora ripristinate alcune delle corse. Tra queste le più importanti per i pendolari: la corsa numero 20305 che parte da Brescia alle 6.50 per arrivare a Parma alle 8.48, e la corsa numero 20334, che parte da Parma alle 18.49 per arrivare a Piadena alle 19.35. In più mancano tutte le corse in partenza da Parma nella fascia pomeridiana compresa tra le 17 e le 18. “Sono orari fondamentali per i pendolari che hanno bisogno di recarsi al lavoro. L’intento della nostra interrogazione – specifica Fiasconaro – è quella di comprendere quando avverrà il ripristino della linea e quindi quali sono i motivi, che ad oggi, ancora ostacolano la reintroduzione delle corse in questione, molto utilizzate dai pendolari della linea. Soprattutto chiediamo di specificare quale sarà l’offerta prevista per settembre, data dalla quale si prevede un aumento dell’utenza. Alla luce di questi interrogativi – concludono Degli Angeli e Fiasconaro – ci aspettiamo una risposta celere e un passaggio ai fatti ancora più veloce: tali disagi non sono più tollerabili”.