Cernobyl e lo screening preventivo: un incontro a Suzzara con il Rotary

Un momento della serata organizzata dal Rotary Club Gonzaga-Suzzara

SUZZARA – Era il 26 aprile del 1986 quando uno dei reattori della centrale elettronucleare di Cernobyl, in Ucraina, esplose provocando uno dei maggiori disastri della storia. Le conseguenze immediate sulla popolazione locale furono devastanti, con decine e decine di morti. Nei mesi e negli anni, poi, la radioattività continuò a mietere vittime, con “danni collaterali” registrati anche nei paesi soltanto “sorvolati” dalla nube tossica, che in quei giorni arrivò a lambire anche tutta l’Europa.

Il disastro di Cernobyl continua ancora oggi a creare problemi di salute, come è stato evidenziato in occasione della serata del Rotary Club Gonzaga-Suzzara giovedì scorso che ha visto la partecipazione del Dott. Paolo Rondelli, primario radiologo ed esperto ecografista di Gonzaga, e del Dott. Gianluca Occelli, chirurgo ed ecografista. «In occasione delle campagne di screening “Lotta all’ictus”, che prevedono l’ecografia delle carotidi e della tiroide, è emerso che la percentuale dei noduli tiroidei è ancora molto presente, anzi: dal 1987 è esplosa aumentando di anno in anno – ha rilevato Rondelli. – Ho iniziato a fare ecografia nel 1980 e dal 1984 fino al 1987 non mi è mai capitato di diagnosticare delle patologie alla tiroide; dal 1987 in poi, invece, c’è stata una esplosione di patologie che continua ancora oggi».

Nel corso della serata il Dott. Rondelli ha elogiato lo screening definendolo “utile e importante per fare prevenzione”. L’avvocato Giacomo Zini, che ha sostituito la presidente del Rotary Dott.ssa Elisa Ferrari, ha salutato i medici ed il gruppo infermieristico impegnati nello screening affermando che per il Rotary lo screening è uno dei service più importanti. Intervenuto anche il Dott. Occelli, che ha spiegato come certe malattie non diano segni o disturbi, illustrando poi le varie patologie che vengono individuate durante gli screening.

Al termine è stato consegnato un omaggio ai due ecografisti, mentre un caloroso ringraziamento è stato rivolto al gruppo infermieristico formata da Attilio Pgnata, Virginia Ghidoni, Carla Ferrari, Lidia Teopompi ed Elena Campagnano, a Giuseppe Crema dell’Unità di Prevenzione e Diagnosi che mette a disposizione per gli screening il camper usato per la medicina preventiva, e a tutti volontari della Croce Bianca, del CAI di Quistello e dell’AVIS di San Benedetto Po, oltre al poliambulatorio Medigo dell’Ospedale di Gonzaga per la preziosa collaborazione.

Gli screening a Gonzaga e a Suzzara vengono organizzati dai rotariani Mauro Panisi e da Alessandro Guiducci del Rotary Club Gonzaga-Suzzara.