Unione Comuni Modenesi, Golinelli (Lega): «Verificare se esiste la volontà di andare avanti con l’integrazione»

BASSA MODENESE – Si accende il dibattito sull’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord (UCMAN), ente locale sovracomunale che comprende i Comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio, e San Prospero, nell’estremità nord-orientale della provincia di Modena, al confine con le province di Mantova e Ferrara.

A prendere posizione è la Lega, per bocca dell’Onorevole Guglielmo Golinelli, che definisce l’UNCMAN una «struttura antidemocratica sponsorizzata dalla Regione e costruita dai Sindaci del Pd, che dopo oltre 15 anni è definita “Unione avviata”, cioè al primo dei tre livelli. Il centro sinistra – per bocca del consigliere Siena – ha ammesso che l’Unione è uno strumento “politico”, strumento che si è dimostrato fallimentare in termini di costi, efficacia e democrazia: ha indebolito la rappresentanza e l’azione politica (Mirandola in giunta pesa quanto Camposanto), creato funzioni dirigenziali, centri di costo e inefficienze, disperso professionalità e capitale umano.

Mirandola – prosegue Golinelli – ha sacrificato ruoli e figure chiave, conferendo il maggior numero di servizi, mentre numerosi Comuni, come per esempio Concordia, Cavezzo e San Possidonio, hanno preferito coltivarsi il loro orticello. Settori strategici come il bilancio, gare, personale e numerosi servizi alla persona, non sono più sotto il controllo politico-amministrativo, con minor qualità per cittadini e personale.

Alla ragioneria hanno aderito 5 Comuni e la delega è in mano al Sindaco di Concordia (che non ha conferito il servizio), solo 4 Comuni si sono associati con le gare e i contratti, mentre nella gestione delle risorse umane i Comuni sono 5 su 9, così come per l’educazione ambientale (tanto cara al PD).

L’Ucman – spiega Golinelli – nasce per arrivare alla fusione di tutti e nove i Comuni, e dopo sedici anni è ancora in fase primordiale, con dei Sindaci che su temi importanti come la Sanità si permettono di togliere la delega al rappresentante del Comune capodistretto e del partito più votato. Dopo le regionali e a otto mesi dalle comunali speravamo di assistere a un’assunzione di responsabilità, a delle proposte e a un dialogo costruttivo. Il consiglio UCMAN di ieri sera, ci fa prendere atto che ciò non è avvenuto».

Conclude l’Onorevole leghista: «Siamo d’accordo con il Sindaco di Mirandola Alberto Greco nel verificare se ci sia la volontà delle altre otto amministrazioni di andare verso una maggiore integrazione ed eventualmente al Comune Unico della Bassa Modenese con tutte le deleghe, tra cui sanità, urbanistica, sicurezza, fiscalità e servizi alla persona, con Mirandola capofila, nonché di trarre le dovute conclusioni su questa Unione se ciò non dovesse avvenire».