MANTOVA – “Gli scioperi di ieri hanno messo in evidenza, più che mai, la grande preoccupazione dei lavoratori per la loro salute – ha detto il segretario generale della Cgil di Mantova Daniele Soffiati -. Il confronto tra Governo e organizzazioni sindacali ha prodotto un risultato: è stato rivisto l’elenco delle attività produttive considerate indispensabili. Tuttavia, rimane un serissimo problema: l’enorme e ingiustificabile mole di autocertificazioni che le aziende inoltrano alle prefetture per poter continuare la loro attività malgrado il decreto blocca-fabbriche. Oltre 500 le richieste arrivate solo a Mantova fino a ieri (a Milano 4000). Ne siamo certi e lo ripetiamo: gran parte di queste richieste provengono da attività che di fondamentale non hanno nulla. I legami millantati con filiere essenziali sono labili e pretestuosi. Di fronte ai numeri spaventosi del contagio e delle morti serve un’applicazione ferrea del decreto con pochissime proroghe concertate tra organizzazioni sindacali e prefetti. Non può bastare una e-mail per non bloccare la produzione e aggirare la legge”.
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