MANTOVA – “Prendiamo atto delle disposizioni previste dal Decreto varato ieri dal Governo e in vigore fino all’8 marzo, ma ci saremmo aspettati molto di più, anche in termini di celerità e sostanza degli interventi per l’economia. Comunque anche se il ritorno alla normalità è lontano, in fondo al tunnel si comincia a intravedere la luce”. Questo il commento del direttore di Confcommercio Mantova Nicola Dal Dosso
Positiva per l’associazione la riapertura dei mercati settimanali, dei centri commerciali, dei musei e dei luoghi di cultura, seppur con ingressi contingentati o comunque con misure che evitino assembramenti di persone, e garantendo il rispetto della distanza di almeno un metro tra i visitatori. Regola che vale anche per gli esercizi commerciali. Bar e pub potranno rimanere aperti solo con servizio al tavolo, sia all’interno del locale sia nei dehors esterni (regola da mantenere tutto il giorno e non solo tra le 18.00 e le 6.00 come invece prevedeva l’ordinanza regionale in vigore fino a ieri) e rispettando la distanza di un metro tra un avventore e l’altro. Nelle prossime ore si attendono ulteriori precisazioni da parte di Regione Lombardia. Il decreto prevende invece la sospensione del servizio per asilo nido e la chiusura totale per palestre, teatri e cinema, discoteche. Locali chiusi, introiti azzerati.
Ed è proprio il settore dell’intrattenimento da ballo tra i più colpiti dall’emergenza sanitaria creata dalla diffusione del Coronavirus. “Si tratta di un comparto fondamentale per l’attrattività turistica italiana, che rappresenta un traino importante anche dal punto di vista economico – afferma Dal Dosso – parliamo di circa 1.000 imprese con un totale di 20.000 lavoratori che vedono la loro posizione in bilico. Ma è tutta la filiera a essere in grande sofferenza. L’impossibilità di lavorare ha messo crisi tutto il circuito composto da società di ticketing, società di collecting, artisti e tutti i fornitori. Come sappiamo, tutti i settori economici stanno subendo gravissime ripercussioni con importanti perdite di fatturato. Sono a rischio migliaia di posti di lavoro. Serve, con urgenza, un piano di rilancio del sistema economico e un’attenzione particolare al comparto turistico, che ne esce devastato. In particolare sarebbe utile adottare azioni straordinarie a supporto dell’industria turistica nazionale, introducendo la possibilità per i cittadini di portare in detrazione spese relative a vacanze trascorse in Italia.
Abbiamo chiesto che le stesse misure a sostegno delle imprese delle zone rosse vengano estese anche al resto dei territori regionali, perché il risultato, a livello di impatto economico, è lo stesso. In situazioni di emergenza, servono risposte d’emergenza. Ci aspettano tempi duri, ma non faremo mancare il nostro sostegno alle imprese”.