ROMA I supermercati, gli ipermercati e i negozi di generi alimentari resteranno aperti durante il fine settimana”. Così, con una nota di Palazzo Chigi, il governo ha voluto rassicurare tutti gli italiani preoccupati dai provvedimenti varati da alcune Regioni e dal fatto che molte grandi catene di supermercati hanno già deciso in autonomia di modificare gli orari di apertura e chiusura dei loro punti vendita. Esselunga, Conad e Carrefour hanno annunciato infatti che da sabato 21 marzo fino al 5 aprile in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Liguria e Toscana la chiusura feriale sarà anticipata alle 20, la domenica invece saranno aperti dalle 8 alle 15, mentre Coop era pronta a chiudere per le prossime due domeniche, 22 e 29 marzo.
Tutto questo, unito al fatto che i servizi di spesa online sono stati sospesi dopo esser stati presi d’assalto dagli utenti, ha scatenato un nuovo prevedibile assalto ai supermercati, con centinaia di persone in fila per fare la spesa. A lanciare l’allarme era stato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera che, in collegamento all’Aria che Tira su La7, aveva definito “un grave errore” la riduzione degli orari decisa dalle grandi catene. “Io li lascerei aperti sempre per evitare assembramenti e resse nei negozi di alimentari – ha detto -. Non c’è un’ emergenza alimentare, non creiamo il panico nella gente che pensa di non trovare da mangiare, si affollerà e già oggi ci sono code molto lunghe perché si rispettano le regole del distanziamento. Non ha senso chiudere alle 18“. Dello stesso parere l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli: “I supermercati dovrebbero essere aperti h24, con regole precise dal punto di vista del numero degli ingressi, per evitare gli assembramenti – ha detto. Se io mi affaccio alla finestra di casa, vedo già persone in coda dalle prime ore del mattino per fare la spesa, che cercano di mantenere le distanze, ma che sono comunque in fila. Se si riducono gli orari, le persone non riescono a diluirsi. Per questo mi sembra l’ultima idea da portare avanti”. Anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi si era unito al dibattito invitando “coloro che hanno responsabilità a decidere senza rincorrere gli umori ma seguendo il buon senso. Ridurre gli orari dei negozi crea solo più problemi: più calca, più code, più contagi“, ha scritto su Twitter.