Guastalla, pietra d’inciampo presa a picconate: la ferma condanna dell’Amministrazione comunale

La pietra d'inciampo danneggiata a San Rocco di Guastalla

Entro il 25 aprile 2020 sarà sostituita con una nuova ad opera dell’artista berlinese

GUASTALLA (REGGIO EMILIA) – Ferma condanna da parte del Sindaco di Guastalla, Camilla Verona, nei confronti dei responsabili dell’atto vandalico a San Rocco dove la pietra d’inciampo in memoria di Aldo Munari, morto in un campo di sterminio, è stata presa a picconate proprio in concomitanza con le celebrazioni della Giornata della Memoria.

«Si tratta di un’azione inqualificabile, un atto vile da parte di ignoti, oltre che un oltraggio alla memoria collettiva. Questi atti – afferma il Sindaco – vanno condannati con fermezza e con uguale fermezza intendiamo continuare a vigilare e collaborare con le scuole per offrire ai nostri ragazzi la giusta conoscenza e l’educazione contro l’ignoranza, l’odio e l’oblio».

La pietra d’inciampo, opera dell’artista berlinese Gunter Demnig, fu posata nel 2018 da Istoreco, Comune di Guastalla, Anpi e studenti del Russell in via Confine, nella campagna della frazione di San Rocco, nel luogo dove un tempo sorgeva il casolare agricolo in cui lavorava la famiglia Munari. Fu lo stesso Demnig a sistemare il cubo di ottone nella carraia.

L’amministrazione guastallese ha già provveduto alla sua sostituzione, ordinando un nuovo manufatto all’artista tedesco, che realizza personalmente ogni pietra e impiegherà circa due mesi per consegnarla alla città. La nuova pietra verrà riposizionata entro il 25 aprile, in occasione delle celebrazioni per la Festa della Liberazione.

«Un simile gesto ha calpestato e ferito il sacrificio di Aldo Munari e la nostra stessa storia di resistenza», conclude Camilla Verona.